mercoledì, ottobre 17, 2018

Il sindaco di Polizzi: "Petralia Sottana ha rubato il nome di un nostro prodotto tipico, lo "sfoglio"

Lo sfoglio polizzano

Lo scorso 4 ottobre il Comune di Petralia Soprana ha assegnato la denominazione Deco ad un prodotto tipico del Comune di Polizzi Generosa, lo sfoglio, senza tutelarne l'origine, l'autentica ricetta, il vero nome e soprattutto i prodotti con i quali va confezionato. E' un vero e proprio furto ai danni della comunità polizzana e per questo, nella qualità di sindaco di Polizzi Generosa, rilascio le seguenti dichiarazioni agli organi di stampa:«Lascia senza parole apprendere che il comune di Petralia Soprana abbia certificato fra i prodotti a marchio comunale Deco lo sfoglio chiamato delle Madonie. Ho deciso di intervenire pubblicamente perché voglio portare all'attenzione del territorio madonita una vicenda che sa dell'incredibile.

Le denominazioni comunali sono un riconoscimento che l'amministrazione concede ad un prodotto collegato al territorio per valorizzare tradizioni agroalimentari. Condivido l'idea del Comune di Petralia Soprana di istituire un registro Deco presso il proprio Comune. Riconoscere un prodotto nel territorio comunale, però, non può significare per nessun motivo rubare questo prodotto ad un comune dello stesso territorio. 
Non posso accettare in silenzio, quindi, la scelta di iscrivervi quello che viene chiamato "Sfoglio madonita" perché nel tentativo di valorizzare una discutibile tradizione del comune di Soprana si lede una chiara e storica tradizione del comune di Polizzi Generosa. Il tentavo di rubarci lo sfoglio di Polizzi si cela dietro diverse contraddizioni che si possono leggere nel disciplinare di produzione e commercializzazione di questo fantomatico sfoglio. 
La prima contraddizione riguarda la denominazione del prodotto che non appare chiara. Non si capisce, infatti, come mai quello che viene chiamato in dialetto "U sfuogghiu da Soprana" viene poi definito in Italiano "lo sfoglio Madonita". Se esiste una tradizione che va sotto il nome di "U sfuogghiu da Soprana" sarebbe stato corretto denominare questo prodotto in Italiano: "Lo sfoglio di Soprana". Non è stato così perché non esiste alcuna tradizione di sfoglio a Soprana. Ed anzi questo nome viene stravolto ancora di più quando nella delibera di giunta diventa "Sfoglio delle Madonie". Cosa si vuole tutelare con questa confusione di nomi? Lo sfoglio di Soprana che non esiste? Lo sfoglio madonita che non esiste? Lo sfoglio delle Madonie che non esiste?
La seconda contraddizione riguarda le lacune storiche che si trovano sempre nel disciplinare di produzione e commercializzazione di questo fantomatico sfoglio. Basta leggere l'articolo che riguarda la ricerca storica del prodotto. Viene detto, infatti, che la sua origine risale al XV secolo quando veniva preparato all'interno dei monasteri madoniti.  Affermazione molto generica. Bisognerebbe dire quali sono questi monasteri e soprattutto quale monastero avrebbe portato la tradizione a Petralia Soprana. Il disciplinare non lo può dire perché questo Monastero di Petralia Soprana non esiste. 
La terza contraddizione si trova sempre nel disciplinare di produzione e commercializzazione di questo fantomatico sfoglio e riguarda l'elenco degli ingredienti di questo sfoglio madonita. In questo caso, infatti, la tuma della quale si parla nei cenni storici del prodotto diventa il formaggio fresco che si elenca fra i suoi ingredienti. Come si può confondere la Tuma con un generico formaggio fresco da utilizzare negli ingredienti? Il vero sfoglio si confeziona con la tuma. Affermare come fa il Comune di Petralia Soprana che si confeziona con del formaggio fresco è un grosso errore che non tutela il prodotto "Sfoglio". Un errore del genere si può commettere solo quando non c'è alcuna tradizione e si ruba ad un comune che la possiede. E' bene chiarire, infatti, che quando si iscrive un prodotto nei registri comunali Deco occorre tutelare anche i suoi ingredienti. Non è così per quanto riguarda questo fantomatico sfoglio. La Tuma, con cui si confeziona lo sfoglio, infatti, è un formaggio tipico siciliano prodotto con latte ovino, vaccino o da una mistura di essi. Il formaggio fresco, ingrediente del fantomatico Sfoglio madonita, invece, è una espressione troppo generica. Significa che paradossalmente per confezionare questo fantomatico sfoglio madonita si potrà anche utilizzare, perché formaggio fresco, la mozzarella fresca, la ricotta, la crescenza e la rabiola. Prodotti che in alcuni casi non hanno niente a che vedere con il nostro territorio.
In conclusione mi chiedo come si possa valorizzare un prodotto tipico di un comune ledendo la tipicità di un prodotto come lo sfoglio di Polizzi che ha una sua tradizione, una propria ricetta e soprattutto non si produce dal 1995 come accade con lo sfoglio madonita, data che viene indicata sempre nel disciplinare di produzione e commercializzazione di questo fantomatico sfoglio. 
Ci attiveremo in tutte le sedi per difendere le ragioni della comunità di Polizzi Generosa e tutelare la tradizione dei suoi maestri pasticceri che da secoli confezionano e producono lo sfoglio.  
Il comune di Polizzi non può accettare che un dolce inimitabile come il suo sfoglio finisca in un elenco comunale come quello di Petralia Soprana che non tutela il nome, gli ingredienti e la tradizione.

Giuseppe Lo Verde
sindaco di Polizzi Generosa

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