sabato, ottobre 06, 2018

Corleone, ceffoni in classe. La maestra condannata a 10 mesi


L’accusa aveva chiesto 3 anni e sei mesi. Per il giudice però si tratta di episodi casuali e non violenti
Corleone, 5 ottobre 2018 – È stata condannata a 10 mesi la maestra della scuola materna di Corleone coinvolta nell’inchiesta per maltrattamenti nei confronti di alcuni alunni. Una vicenda che risale all’anno scorso, quando un genitore aveva presentato formale denuncia contro l’insegnante di 55 anni per presunti maltrattamenti nei confronti del figlio. Nella giornata di ieri il GUP Michele Guarnotta del Tribunale di Termini Imerese ha emesso la condanna di primo grado, contro la quale ha preannunciato ricorso l’avvocato difensore dell’insegnante, Giuseppe Oddo, che aveva chiesto il rito abbreviato.

La lunga inchiesta è stata condotta dai Carabinieri di Corleone che, in seguito alla denuncia presentata dai genitori del bimbo, avevano installato delle telecamere per monitorare il comportamento della maestra. Ad aprile 2017 alla maestra era stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, poi non convalidata dal GIP Stefania Galli.
In seguito però, il Tribunale del Riesame di Palermo aveva accolto il ricorso della Procura di Termini Imerese, confermato poi dalla Corte di Cassazione. All’insegnante era stata quindi inflitta una nuova misura cautelare, consistente nella sospensione dai pubblici uffici e dall’attività di maestra per dodici mesi.
Ieri il GUP ha condannato l’insegnante a 10 mesi di reclusione e al risarcimento di 500 euro per tre famiglie che si erano costituite parte civile. Invece sono state riconosciute le attenuanti generiche ed è stata revocata la sospensione dai pubblici uffici prevista per un anno. Una pena più leggera quindi rispetto a quella chiesta dall’accusa, rappresentata dal PM Annadomenica Gallucci, che aveva richiesto 3 anni e sei mesi di reclusione. Secondo il giudice infatti non si tratterebbe di vera e propria violenza sistematica perpetrata nei confronti dei bambini, ma di casi sporadici, dovuti a occasionali interventi per dirimere litigi tra i bambini.
Il caso aveva fatto discutere molto in paese, creando fronti contrapposti. Ad aprile 2017, un nutrito gruppo di genitori aveva inviato in redazione una lettera di sostegno nei confronti dell’insegnante (LEGGI LA LETTERA).
FiloDirettoMonreale - Pubblicato il 5 ottobre 2018

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