domenica, febbraio 24, 2013

La Cgil e la Flai chiedono la riapertura dei processi per gli omicidi dei capilega nel secondo dopoguerra

I sindacalisti assassinati dalla mafia in Sicilia (G. Porcasi)
Palermo, 22 feb- La Cgil e La Flai chiedono la riapertura dei processi contro gli esecutori e i mandanti degli omicidi di capilega e dirigenti contadini che hanno insanguinato la Sicilia dal 1944 al 1964. Obiettivo del sindacato, dice una nota, “è quello di arrivare alla celebrazione di un grande processo storico su quegli anni, che comprenda anche la strage di Portella della Ginestra, per fare piena luce sulla catena di omicidi di mafia di cui sono state vittime persone come Nicolò Azoti, Accursio Miraglia, Placido Rizzotto, Salvatore Carnevale e decine di altri capilega e dirigenti sindacali che guidavano la lotta per la terra e per liberare la Sicilia dalla miseria, dallo sfruttamento e dall’oppressione degli agrari e della mafia”.
Cgil e Flai, che su questi temi hanno costituito un gruppo di lavoro coordinato dalla Flai, chiedono inoltre al presidente della Regione e chiederanno al futuro governo nazionale di “estendere anche ai dirigenti sindacali assassinati prima del 1961 il riconoscimento di vittime innocenti di mafia e di caduti per la democrazia e la libertà della Sicilia, facendo riferimento all’elenco di nomi allegato all’art.20 della legge regionale 1999”
Per approfondire queste tematiche, raccogliere la documentazione necessaria e attivare le conseguenti iniziative per la riapertura dei processi, lo scorso 21 febbraio, presso la sede della Cgil siciliana, si è riunito un gruppo di lavoro, coordinato dal segretario generale della Flai-cgil siciliana, Totò Tripi, e composto da Roberto Iovino (Dipartimento “Legalità” Cgil nazionale), Antonio Riolo (segreteria regionale Cgil), Silvia Guaraldi (Dipartimento organizzazione Flai nazionale), Gioia Sacconi (avvocato del foro di Roma), Dino Paternostro (segretario della Camera del lavoro di Corleone), Franco Colletti (segretario generale della Flai-Cgil di Agrigento), Antonella Azoti (figlia di Nicolò), Nico Miraglia (figlio di Accursio), e da Placido Rizzotto Jr. (nipote di Placido).
 2013 dac

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