venerdì, febbraio 15, 2013

Il matrimonio è in crisi. Corsa all'annullamento


La presentazione dei dati
di ADRIANA FALSONEMatrimoni lampo, che durano meno di tre mesi, oppure unioni che festeggiano le nozze d'argento ma che vengono dichiarati nulle. Amanti nascosti, mancanza di impegno, chiusura nei confronti della vita e dei figli. Ottocentotrentasette sono le cause di nullità pendenti al tribunale ecclesiastico, e di queste 267 si sono aggiunte solo nell'ultimo anno. "Questi numeri riflettono la fragilità della realtà di oggi, dei giovani  -  spiega il presidente del tribunale don Vincenzo Murgano  -  Una società sempre più liquida che snatura i valori. E al matrimonio si arriva con leggerezza. E poi si cerca di correre ai ripari. Questo non significa che le coppie si sposano non conoscendosi, anzi, nei casi che abbiamo analizzato spesso più lungo è stato il fidanzamento e più breve è risultato il matrimonio. E' la mancanza di impegno che spiazza dopo il sì. Matrimonio significa accettare , vivere e sopportare. Ma nessuno è disposto più a soffrire un po' per la felicità. E si cede alla prima difficoltà". Centosessantasette  istanze riguardano il motivo di "Esclusione di indissolubilità" o di "Esclusione della prole": non si ha chiaro l'impegno che si sta affrontando, si ha paura del concetto di "per sempre".

Diminuiscono sempre di più invece le cause di "Minacce e morte", che ammontano "solo" a 12 nell'ultimo anno: "Quarant'anni fa questo numero era molto più altro  -  aggiunge Murgano  -  adesso fortunatamente nessuno più costringe l'altro a fare un passo contro la volontà". Sette coppie sposate da 3 mesi hanno presentato l'istanza di annullamento, 12 erano sposate da 6 mesi,  ben 39 da appena 1 anno, 53 da 2 anni e 28 da 3 anni. Numeri che fanno riflettere e che stupiscono guardando anche le coppie sposate da 25 anni  -  ben 5  -  che hanno presentato domanda in quest'ultimo anno. "La dichiarazione di nullità stabilisce che nel momento del matrimonio non c'erano i presupposti per sposarsi  -  spiega il sacerdote  -  Certe volte i giovani non conoscono neanche se stessi e non utilizzano il fidanzamento per conoscersi davvero. I fidanzati dovrebbero essere accompagnati in un percorso di formazione al matrimonio". Dal 2008 a oggi sono di più gli uomini ad avere presentato domanda di annullamento, 870 contro 700 donne. Ma nell'ultimo periodo crescono anche le richieste congiunte. Un fallimento di cui si accorgono entrambi i coniugi. 
La Repubblica, 15 febbraio 2013


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