“E’ tempo di porre fine alla cultura
deviante dell'amico, al quale fare ricorso per ottenere ciò che magari è dovuto
per diritto, e di riaffermare la centralità del cittadino come soggetto
fruitore dei servizi pubblici e titolare di DIRITTI”. Con queste parole
prendeva il via il lungo documento che la candidata Leoluchina Savona – oggi
sindaco di Corleone – offriva ai suoi concittadini appena otto mesi fa,
illustrando il programma che intendeva portare avanti, se avesse vinto le
elezioni. Le elezioni le ha vinte, sono passati otto mesi, di quel programma
non se n'è saputo più nulla.
Non resta che sorridere su quelle parole di presentazione della
candidatura, proprio oggi che ci ritroviamo nel pieno di una nuova campagna
elettorale che porterà gli italiani di nuovo al voto alla fine di febbraio. E
mentre in tv i candidati premier si affannano a prometterci che cambierà tutto
e che l'era dei privilegi finirà definitivamente, A CORLEONE LA COMMISSIONE
ELETTORALE (composta da Lea
Savona, Angelo Cangemi, Benito Gambino, Pio Siragusa) HA PENSATO BENE DI SELEZIONARE GLI
SCRUTATORI RINUNCIANDO ALL'IMPARZIALE METODO DEL SORTEGGIO E INDICANDOLI,
INVECE, PER NOMINA DIRETTA. Bel modo, questo, per “porre fine alla
cultura deviante dell'amico”.
Ancora una volta un gruppo di cittadini corleonesi liberi ha deciso di non indignarsi nei bar, ma di condividere pubblicamente la propria idea e la propria rabbia. Ci auguriamo che questa protesta 'gridata' nelle cassette delle lettere delle vostre case possa portare l'amministrazione a scegliere altri metodi di selezione – più trasparenti – nelle prossime tornate elettorali.
Marilena Bagarella, Francesca Benigno, Simonpietro Cortimiglia, Giuseppe Crapisi, Mario Cuppuleri, Miriam Di Peri, Antonella Gagliano, Salvatore Giacopello, Giovanni Giardina, Susanna Giardina, Liborio Grizzaffi, Salvatore Mistritta, Luca Pasqua, Davide Paternostro, Dino Paternostro, Pippo Pinzolo, Maria Rosa Piranio, Salvatore Pirrone, Salvatore Saporito, Bernardo Scalisi
Ancora una volta un gruppo di cittadini corleonesi liberi ha deciso di non indignarsi nei bar, ma di condividere pubblicamente la propria idea e la propria rabbia. Ci auguriamo che questa protesta 'gridata' nelle cassette delle lettere delle vostre case possa portare l'amministrazione a scegliere altri metodi di selezione – più trasparenti – nelle prossime tornate elettorali.
Marilena Bagarella, Francesca Benigno, Simonpietro Cortimiglia, Giuseppe Crapisi, Mario Cuppuleri, Miriam Di Peri, Antonella Gagliano, Salvatore Giacopello, Giovanni Giardina, Susanna Giardina, Liborio Grizzaffi, Salvatore Mistritta, Luca Pasqua, Davide Paternostro, Dino Paternostro, Pippo Pinzolo, Maria Rosa Piranio, Salvatore Pirrone, Salvatore Saporito, Bernardo Scalisi
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