giovedì, gennaio 26, 2012

Trentatré anni fa l'omicidio del giornalista Mario Francese

Mario Francese
Cerimonia in viale Campania, nel luogo in cui il cronista venne assassinato il 26 gennaio 1979
Il sacrificio del giornalista Mario Francese e' stato ricordato stamattina a Palermo, con una cerimonia che si e' tenuta nel luogo in cui il 26 gennaio 1979 scatto' l'agguato, in viale Campania. L'iniziativa e' stata organizzata dal Gruppo siciliano dell'Unci-Unione cronisti italiani. L'Amministrazione comunale e' intervenuta con il gonfalone della citta' ed i vigili urbani in alta uniforme. Il vice-sindaco, Pippo Enea, ha sistemato un cuscino di fiori accanto al cippo che ricorda l'omicidio. Sono intervenuti, tra gli altri, la vedova Maria Sagona ed i figli Fabio, Massimo e Giulio, il prefetto Umberto Postiglione, il presidente della sezione distrettuale dell'associazione nazionale dei magistrati, Antonino Di Matteo,
il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, il questore Nicola Zito, i vertici regionali e provinciali di Arma dei carabinieri e Guardia di finanza, generali Riccardo Amato, Teo Luzi e Stefano Screpanti, il comandante della polizia municipale, generale Serafino Di Peri,il dirigente della Dia di Palermo, colonnello Giuseppe D'Agata, il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Riccardo Arena, e il segretario regionale vicario dell'Assostampa Massimo Bellomo.

"Mario Francese - ha detto Leone Zingales, presidente regionale dell'Unione cronisti - ha rappresentato una pietra miliare per tutti i cronisti siciliani. Sicuramente e' stato uno dei cronisti piu' coraggiosi del '900 e come tale e' giusto conservarne la memoria e celebrarne l'impegno, rivolgendoci soprattutto alle giovani generazioni". 

Per primo, tra i cronisti italiani, - ha aggiunto Zingales, che ha pure ricordato il figlio di Francese, Giuseppe, morto suicida dieci anni fa, dopo che si era impegnato affinche' fossero assicurati alla giustizia mandanti ed esecutori dell'omicidio del padre - Mario Francese ha compreso la pericolosita' della mafia corleonese guidata da Salvatore Riina e ne ha rappresentato spunti ed affari con puntuali inchieste pubblicate sul Giornale di Sicilia".
Per il vice-sindaco Pippo Enea "e' importante ricordare figure cosi' alte come il giornalista Mario Francese", mentre il prefetto Umberto Postiglione, rivolgendosi alla vedova del cronista ucciso, Maria Sagona, ha ricordato le qualita' del marito: "Era un giornalista coraggioso - ha detto -, un giornalista libero, un cronista puntiglioso e attento. La citta', la Sicilia, l'Italia intera deve essere riconoscente a Mario Francese".

Il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Riccardo Arena, ha ricordato l'impegno professionale di Mario Francese e poi ha annunciato una serie di iniziative per celebrare il cronista ucciso nell'anno in corso. Il figlio di Francese, Giulio, ha ricordato la figura paterna sottolineandone le doti e ringraziando l'Unione cronisti "che, alcuni anni fa, dopo tanto tempo di oblio, ha avviato un percorso di memoria del quale tutti dobbiamo andare fieri".
Leone Zingales ha concluso la cerimonia annunciando che la V edizione della Giornata nazionale della Memoria in ricordo dei cronisti uccisi da mafie e terrorismo si svolgera' il prossimo 3 maggio a Palermo, a Palazzo dei Normanni. E' stato poi osservato un minuto di silenzio.
(26 gennaio 2012)

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