venerdì, gennaio 13, 2012

Mistretta. Il Psi contro l'azzeramento della sanità sui Nebrodi occidentali

«L’avvenuta chiusura del reparto di ostetricia dell’ospedale di Mistretta, unitamente al ventilato depotenziamento del nosocomio di Sant’Agata di Militello, è la cartina di tornasole della determinazione dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina e di certa politica nell’azzerare la sanità sui Nebrodi occidentali, determinando la sostanziale assenza di plessi nel raggio di 100 km, a favore della zona tirrenica orientale, in cui sono concentrati i presidi di Patti e Milazzo, peraltro abbastanza vicini anche al capoluogo». A dare l’allarme sono Antonio Matasso, componente della direzione nazionale del Psi e coordinatore della segreteria regionale siciliana e Sebastiano Di Francesca, coordinatore provinciale della Federazione dei Giovani Socialisti. Secondo i socialisti, «la logica stessa impone una revisione di queste decisioni avventate dell’Asp, che non tengono in considerazione la vastità del territorio provinciale e le pessime condizioni della viabilità secondaria» Martedì Matasso ha ottenuto, grazie al diritto di tribuna riconosciuto al Psi, la presentazione di una mozione all’Assemblea regionale siciliana che sollecita interventi presso il governo nazionale per scoraggiare la chiusura anche del Tribunale di Mistretta. L’atto ha come primo firmatario il parlamentare regionale del Pd Massimo Ferrara, che ha accolto le richieste dei socialisti per un’iniziativa in tal senso.

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