mercoledì, novembre 23, 2011

Blitz antiracket a Partinico: 4 arresti. In manette anche il figlio del boss Vitale

Giovanni Vitale
A Partinico, grosso centro del Palermitano, i boss continuano a controllare il territorio imponendo il 'pizzo' agli imprenditori e chi si ribella viene pesantemente minacciato. E' quanto emerge dall'operazione antimafia dei Carabinieri che all'alba di oggi hanno eseguito quattro arresti. In carcere sono finiti Santino Lo Biundo di 24 anni, Giovanni e Pietro Serra, rispettivamente di 27 e 21 anni, mentre Giovanni Vitale, figlio del capomafia Vito Vitale, ha ricevuto il provvedimento in carcere dove sta scontando gia' una pena per mafia. Le ordinanze sono state firmate del gip di Palermo Luigi Petrucci. Gli arrestati sono tutti accusati di danneggiamento, per aver appiccato un incendio al cantiere di un imprenditore, nel novembre 2010.
Coinvolto anche un consigliere comunale, Pietro Di Trapani, 67 anni, eletto nel 2008 nelle file del Popolo delle liberta'. E' stato raggiunto da un avviso di garanzia firmato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dal pm Francesco Del Bene per concorso esterno in associazione mafiosa. E' in corso la perquisizione nella sua abitazione. Sembra che Di Trapani abbia frequentato esponenti del clan Vitale. Secondo i magistrati della Dda di Palermo il consigliere comunale sarebbe stato "a disposizione" del clan mafioso di Partinico, retto ancora dal clan Vitale. Di Trapani e' stato intercettato e pedinato per mesi. Da qui gli investigatori hanno scoperto che il politico "frequentava esponenti mafiosi" appartenenti al clan del boss Vito Vitale. "Di Trapani era a disposizione per le richieste piu' banali -spiegano gli inquirenti- faceva singoli favori ad esponenti mafiosi". Non solo. Di Trapani, sempre secondo l'accusa, sarebbe anche intervenuto, e' ancora al vaglio a che titolo, ad una gara d'appalto per la realizzazione di un complesso immobiliare. Tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare c'e' anche Giovanni Vitale, figlio del boss Vito Vitale, che sta gia' scontando una pena in carcere per mafia.
SiciliaInformazioni, 22 novembre 2011

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