venerdì, novembre 25, 2011

Approvato il nuovo piano regolatore del porto di Palermo. Sbloccati lavori per 500 milioni

Il porto di Palermo visto dall'alto
Grazie ad un emendamento presentato dalla prima commissione, a firma del presidente Filippo Fraccone, ieri sera il Consiglio comunale di Palermo ha approvato il piano regolatore del porto. L'accordo e' stato trovato dopo un'ampia discussione con tutti i consiglieri presenti. ''E' un altro importante strumento - dichiara Fraccone - che il Consiglio approva nell'interesse dell'intera citta' e grazie al quale sono stati sbloccati lavori per circa 500 milioni di euro, che potranno dare una sostanziale boccata d'ossigeno all'economia palermitana''. Per Doriana Ribaudo, capogruppo dei Popolari d'Italia domani a Palermo, il voto sul Piano regolatore del porto era "un atto dovuto nei confronti della citta', un voto che a distanza di tanto tempo qualifica anche l'operato di un Consiglio comunale che ieri ha messo da parte cio' che divideva confrontandosi sulle cose che univano.
Ci dispiace purtroppo non aver potuto salvare le cosiddette 'aree bersaglio', vogliamo sottolineare infatti la necessita' di un ragionamento sulle aree limitrofe al porto, sia in termini di funzionalita' e mobilita' che in termini di sviluppo economico e turistico". Palermo avra' un nuovo piano regolatore portuale dopo 57 anni. Il nuovo Prp prevede il potenziamento del porto commerciale, la razionalizzazione delle aree funzionali e degli edifici di servizio; l'individuazione di soluzioni per rispondere all'incremento del traffico crocieristico; l'integrazione degli spazi urbano-portuali con la citta' e la realizzazione di nuovi innesti citta'-porto anche attraverso la liberazione del fronte su via Crispi per consentire una maggiore relazione, anche visiva, tra la citta' e il mare, oltre alla possibilita' di attivare opere per 400 milioni di euro.
Per il presidente dell'Autorita' portuale, Nino Bevilacqua ''finalmente potremo essere attuativi nel rispetto della pianificazione. Il Prp proseguira' il suo iter e verra' sottoposto ad altri passaggi tecnici che, indubbiamente, saranno piu' veloci. Solo cosi' potremo recuperare tempo e, in modo responsabile, proseguire secondo il piano di riqualificazione, riconnettendo l'area portuale al resto della citta' e riducendo le barriere murarie esistenti, nel fondamentale processo di rilancio del porto e di rigenerazione della qualita' e delle economie del waterfront urbano. In ballo c'e' anche il futuro della citta'''.
L'Autorita' portuale ha atteso oltre tre anni la condivisione del Prp da parte del Consiglio comunale, ovvero uno dei passi procedurali previsti dalla legge 84/94, a cui fara' seguito l'adozione da parte del Comitato portuale, la definizione della procedura Vas in corso, il parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e l'approvazione della Regione siciliana.
24 novembre 2011

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