![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1qQYzYVW7n2jCUOgDZz2G3XPmfTFFLqIil-PHewRQGEAa4roPVMap1u3l6lDQQbOv1j0CbjhcuIJ20r5Q33GUsqFECh8Ix_6Iy0mYr1J12lAlhfEFHHd4_ggId_CpLkzbHtbx9-8_Ne8/s200/Davide-Faraone.jpg) |
Davide Faraone |
PALERMO, 3 MAG. - “L’ordine di servizio per gli stipendi di aprile dei lavoratori dell’Amat non è ancora stato affisso sulla bacheca di via Dogali e siamo al 3 aprile. Questo ritardo mi preoccupa molto. Temo che non ci siano i soldi per pagare i circa 1800 impiegati”. Lo dice Davide Faraone, capogruppo del Pd al comune di Palermo. “L’Amat, infatti, - aggiunge - è senza un euro in cassa e aspetta le risorse dal Comune che, come è noto, è al verde. Le banche, da parte loro, per anticipare i 6 milioni che l’azienda chiede da più di due mesi a Palazzo delle Aquile per sopravvivere, vuole garanzie e non credo che Cammarata possa dargliele. Gli consiglio di andare a Roma da Berlusconi non solo per Gesip ma anche per l’azienda del trasporto pubblico di Palermo”. "In ultimo, gli consiglio la cosa più saggia. Si affretti - conclude Faraone - a portare subito il bilancio in aula e a proporre qualcosa di serio sulla riorganizzazione delle aziende anzicchè stare a guardare il malato che muore".
Nessun commento:
Posta un commento