lunedì, maggio 16, 2011

Corleone. Gli operai dell'Ato rifiuti sui tetti del municipio. Cresce la protesta per il mancato pagamento degli stipendi

Cresce la protesta degli operai dell’Ato rifiuti di Corleone, per il mancato pagamento del salario di aprile. Dopo avere occupato la sede di servizio dell’Ato, al colmo della disperazione, stamattina alcuni operai sono saliti sul tetto del palazzo municipale e da lì non sono più scesi. Subito si sono mobilitati i vigili del fuoco, che hanno montato un telone davanti al cornicione dell’edificio, per prevenire eventuali incidenti. In piazza Garibaldi è arrivata anche l’ambulanza del SUES 118, per garantire l’eventuale assistenza sanitaria agli operai sul tetto. Il sindaco Iannazzo, molto contrariato dal crescendo della protesta operaia, si è rifiutato di incontrare i lavoratori, che pure gli hanno chiesto un confronto. La strada per una trattativa è strettissima, quasi inesistente. L’Ato di Monreale (ce lo confermava al telefono uno dei tre commissari) non ha un euro in cassa. Quindi non è in condizione né di pagare gli stipendi, né di sapere quando potrà pagarli. Il comune di Corleone nei giorni scorsi ha effettuato un mandato di pagamento, ma gli uffici dell’Ato l’hanno utilizzato per pagare una parte di debiti con le ditte fornitrici. E intanto, con la motivazione che i mezzi non sono efficienti, gli operai di Corleone da tre giorni non effettuano nemmeno lo svuotamento dei cassonetti, che ormai traboccano di immondizia. Questa mattina, l’amministrazione comunale ha dichiarato lo stato di emergenza, provvedendo a noleggiare un auto compattatore con autista e due operatori per svuotare i cassonetti: costo dell’operazione circa 800 euro al giorno! Che, ovviamente, pagheranno i cittadini. Nel pomeriggio i primi cassonetti sono stati svuotati, ma la situazione igienica resta tutt’altro che risolta. La cosa incredibile di questo dramma è l’immobilismo dell’Ato commissariato e della Regione che non applica la riforma e non individua soluzioni d’emergenza per una situazione d’emergenza. Potrebbe, per esempio, autorizzare ciascun comune (e intanto il comune di Corleone, che l’ha chiesto) ad anticipare i soldi dello stipendio agli operai, da conguagliare con l’Ato con il pagamento delle fatture di servizio. Possibile che per fare qualcosa di concreto aspettino che accada l’incidente?!

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