sabato, gennaio 09, 2010

Riprende la «caccia al nero». Fuga da Rosarno. Nuovi incidenti. L'ombra delle cosche sulle violenze

Dopo la caccia all'africano, con scene di guerriglia urbana, sprangate e agguati ai migranti, a Rosarno torna la calma. Ma dura poco: ancora spari contro i migranti: ferito da due persone in motorino un extracomunitario; un altro preso a colpi di spranga. Trasferiti negli ex Cpt di Crotone e Siderno 350 immigrati. Sgomberato il rifugio-lager la "Rognetta". Ma i cittadini calabresi continuano ad invocare "vendetta" e istituiscono posti di blocco: centinaia di extracomunitari hanno lasciato Rosarno e un gruppo è assediato in un casolare. Oggi arriva la task force del Viminale. Un parente di un boss della 'ndrangheta coinvolto nella battaglia di Rosarno. Le cosche dietro le violenze? "Pista al vaglio degli investigatori", dice il prefetto Luigi Varratta. E in rete riparte il tam tam per lo sciopero degli immigrati del primo marzo: su facebook più di dodicimila adesioni. «La rivolta di Rosarno è la quarta degli africani in Italia contro le mafie. Mi piace sottolineare che gli africani vengono in Italia a fare lavori che gli italiani non vogliono più fare e a difendere diritti che gli italiani non vogliono più difendere», ha detto Roberto Saviano al Tg3. Siamo d’accordo con lui. Noi stiamo a fianco dei neri d’Africa e contro i razzisti italiani e la ‘ndrangheta calabrese.
Dino Paternostro
LA VITA INFAME DEI NERI D'AFRICA
Dichiarazione di Paolo Beni e Filippo Miraglia (Arci) sui fatti di Rosarno:
"In Calabria clandestino è lo Stato..."

1 commento:

Leoluca Criscione ha detto...

...e il popolo dell'amore si toglie la maschera...
leoluca criscione, svizzera