martedì, gennaio 12, 2010

Corleone. Stupore e paura in città dopo l’agguato mafioso a Nicola Romeo che in molti conoscevano come commerciante

Stupore e paura in città dopo l’agguato mafioso a Nicola Romeo che in molti conoscevano come commerciante. Il timore che possano tornare i tempi bui delle guerre di mafia è ancora vivo tra i cittadini. Le uova dell’Alizoo, sono in vendita in numerosi supermercati e negozi in città, ed anche Nicola Romeo era conosciuto; sino a poco dopo le 13 di lunedì, si era fermato in un’officina di Corleone per far controllare il suo Suv, dopo aver visitato per motivi di lavoro alcuni negozi. Preoccupato, ma fiducioso nell’opera delle forze dell’ordine e della magistratura, il sindaco di Corleone Nino Iannazzo: «Nonostante i traguardi raggiunti dalle forze dell’ordine con la cattura dei superlatitanti degli ultimi mesi – ha dichiarato il primo cittadino – non bisogna abbassare la guardia. E’ preoccupante che si verifichi nel nostro territorio un omicidio così efferato che dimostra quanto ancora le cosche costituiscono un pericolo per la collettività. Questo omicidio stride con la Corleone che esprime ogni giorno la volontà di cambiare con atti concreti; ed è in questo momento che diciamo con forza che indietro non si torna. Lo diciamo insieme ai giovani che lavorano sui terreni confiscati ai boss, beni che il comune ha tempestivamente assegnato alle cooperative sociali». «Non è facile capire cosa ci sia dietro l’assassinio di Romeo – dice Dino Paternostro, segretario della Camera del lavoro e direttore di Città Nuove – anche perché, con tutti i grandi boss mafiosi in carcere, sembra di assistere ad una “balcanizzazione” della mafia. Non bisogna abbassare la guardia. Anzi, la società civile, le organizzazioni sindacali, le forze politiche e le istituzioni devono far fronte comune per contrastare la violenza e affermare i valori della legalità e dello sviluppo».

Nei giorni scorsi Nino Iannazzo, dopo l’attentato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria aveva inviato un messaggio di solidarietà ai magistrati impegnati nella lotta alla “ndrangheta”. Michele Prestipino e Giuseppe Pignatone, come si ricorderà, sono cittadini onorari di Corleone dal 2006, così come il P.M. Marzia Sabella, che ieri ha effettuato la ricognizione sul luogo del delitto di Nicola Romeo nei pressi di Borgo Schirò. Proprio ieri era arrivata la risposta di Michele Prestipino che in una breve nota indirizzata a Iannazzo così ha scritto «Nel ringraziarla con sincero affetto per l’attenzione e la vicinanza, ricordo Lei e Corleone con grande nostalgia e vivo apprezzamento per quanto state facendo».

Cosmo Di Carlo

NELLA FOTO. I Ris dei Carabinieri sulla scena del delitto fino a tarda sera

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