sabato, aprile 25, 2009

I partigiani a Palermo: «Difendiamo i valori della Liberazione»

PALERMO - Si è svolta nel giardino inglese, a Palermo, la commemorazione del 25 aprile davanti ai cippi che ricordano Pompeo Colajanni (il comandante Barbato, liberatore di Torino), e la divisione Acqui che combattè a Cefalonia. Oltre ai vertici delle forze armate e delle forze dell'ordine erano presenti il presidnete della Provincia, Giovanni Avanti e il vicesindaco Mario Milone (con i gonfaloni dei due enti), il segretario uscente della Cgil Italo Tripi, esponenti di diversi partiti, deputati, senatori e rappresentanti delle associazioni di partigiani e militari. Un applauso ha salutato la fine del silenzio intonato dalla tromba di un militare. Corone di alloro sono state deposte ai piedi dei cippi. Il partigiano 'Orione', Salvatore Pantaleone, rappresentante della Federazione della associazioni nazionali partigiane ha detto: "Siamo ancora chiamati a difendere i valori della liberazione che sono anche quelli della Costituzione. E' in atto una campagna che vuole capovolgere la storia e minimizzare il ruolo dei partigiani e dei tanti giovani che hanno combattuto per la causa di una nazione e di un popolo e che invece meriterebbero un riconoscimento unanime senza distinguo". "Abbiamo combattuto - ha detto Placido Armando Follari, 'Otello', comandante di un nucleo attivo nelle Alpi, vice presidente nazionale dell'associazione partigiani cristiani - perché il vessillo tricolore potesse sventolare. Una battaglia che deve continuare anche oggi contro chi vuole mettere in dubbio i valori della nostra bandiera e di coloro che l'hanno difesa".

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