domenica, ottobre 19, 2014

PALAZZO ADRIANO (PA): COMPRA TABACCHI CON 50 EURO FALSE MA IL SUO PIANO VA IN FUMO, VIENE ARRESTATO DAI CARABINIERI


Francesco Vetrano, l'arrestato
Aveva già provato qualche giorno fa, stessa tabaccheria, stesse modalità. Ma il figlio della proprietaria se ne era accorto e lo aveva cacciato via. Troppo evidente quell'ologramma, difforme nel simbolo che riportava. La carta poi, così accentuata la differenza al tatto. E così è stato necessario cambiare strategia, tentando di nuovo l'impresa, approfittando senza scrupolo dell'anziana vedova, madre del tabaccaio. "Un pacco di trinciato" ha provato ad acquistare l'uomo, inizialmente con successo. La donna infatti, forse distratta dalle persone in fila che incalzano, o dal vociare  convulso di chi gusta un cappuccino commentando la domenica calcistica, ha accettato la banconota, senza accorgersi di niente. Soltanto qualche istante dopo, mentre la riponeva nella cassa, ha notato l'anomalia ed ha avvertito il figlio. Mentre ancora si stava allontanando a passo svelto dal locale, i Carabinieri, la cui Caserma è proprio di fronte la tabaccheria, erano già stati avvisati telefonicamente.
Due di loro si sono precipitati in strada ed hanno fermato l'uomo a poche decine di metri di distanza. Il trinciato ancora in tasca, negli occhi lo stupore di chi non si aspetta di essere colto in flagranza. FRANCESCO VETRANO, classe 1961, con precedenti di polizia, è stato tratto in arresto per il reato di "spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate". Preziosi anche stavolta il tempismo e la fiducia che i cittadini hanno riposto nei militari della locale stazione di Palazzo Adriano, un piccolo avamposto della legalità al confine tra Agrigento e il Corleonese, destato appena pochi giorni fa da un'ondata di "pulizia straordinaria", che ha visto finire in manette 4 Palazzesi per associazione a delinquere di stampo mafioso.
L'uomo, accompagnato presso il Tribunale di Termini Imerese per il giudizio direttissimo, è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma, tutti i giorni, presso la locale Caserma.

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