domenica, ottobre 30, 2011

Ingroia: "Costituzione sotto assedio: io mi sento un magistrato partigiano". E nel Pdl è polemica: "Porteremo il suo comizio in Parlamento"

Antonio Ingroia
'Un magistrato deve essere imparziale quando esercita le sue funzioni -e non sempre certa magistratura che frequenta troppo certi salotti e certe stanze del potere lo e'- ma io confesso non mi sento del tutto imparziale, anzi, mi sento partigiano. Partigiano non solo perche' sono socio onorario dell'Anpi, ma sopratutto perche' sono un partigiano della Costituzione. E fra chi difende la Costituzione e chi quotidianamente cerca di violarla, violentarla, stravolgere, so da che parte stare'. Lo ha detto Antonio Ingroia, sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, intervenendo questa mattina a Rimini al sesto congresso del Partito dei Comunisti Italiani. "Siamo in una fase critica. Le parti migliori della societa' devono impegnarsi dentro e fuori le Istituzioni per realizzare un'Italia migliore. La magistratura deve essere autonoma e indipendente. La politica deve essere ambiziosa: deve fare la sua parte. C'e' tanta stanchezza fra gli italiani. La politica con la 'p' minuscola chiede alla magistratura di fare un passo indietro. C'e' bisogno invece di una politica con la 'p' maiuscola. Senza verita' non c'e' democrazia' . Lo ha detto il magistrato Antonio Ingroia intervenendo a Rimini al VI Congresso nazionale del PdCI, dicendosi convinto che ''fino a quando avremo verita' negate avremo una democrazia incompiuta. Legalita' senza sconti per nessuno, in armonia con i principi costituzionali. Abbiamo bisogno di eguaglianza. Un'Italia di eguali contro un'Italia di diseguali".
''Sono gravi e inquietanti le parole di Ingroia che confermano l'animo militante di alcuni settori della magistratura. Da persone cosi' invece che comizi politici ci saremmo attesi le scuse per aver fatto di Ciancimino jr una icona antimafia quando invece organizzava traffici illeciti e nascondeva tritolo in casa". Lo afferma il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. "Ingroia -aggiunge- conferma i nostri dubbi. E sul caso Ciancimino dovrebbe spiegare molte cose. Porteremo questo scandalo e il suo comizio odierno all'attenzione del Parlamento dove sara' anche il caso di discutere della nostra mozione sul 41 bis che fu cancellato per centinaia di boss al tempo di Ciampi e Scalfaro e che anche ora il partito di Vendola vorrebbe abolire''.

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