mercoledì, agosto 18, 2010

Di chi sono le responsabilità dello stato di abbandono in cui si trova il Cidma?

Ciampi inaugura il Cidma
di DINO PATERNOSTRO
Sul Cidma, fino al 2007-2008, sono stati versati fiumi d’inchiostro, che la signora Kristina non ha mai letto perché non abitava a Corleone. In estrema sintesi, c’è da dire che il 12 dicembre del 2000, con l’inaugurazione da parte del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, la struttura era nata sotto i migliori auspici.
Anche perché metteva insieme associazioni come “Libera”, l’Arci, il Centro Impastato, le Fondazioni Costa e Terranova, Antimafia 2000, il Centro Studi Pio la Torre, Città Nuove, la Cgil e tante altre ancora, con obiettivi molto alti, testimoniati dalla presidenza del Comitato scientifico affidata a Giovanni Conso, presidente emerito della Corte Costituzionale. Si era ancora nella fase di avvio, quando fu eletto sindaco l’on. Nicolò Nicolosi, che nominò assessore alla cultura uno dei legali di Gianni Riina, figlio primogenito del capo dei capi di Cosa Nostra, Totò Riina. Per protesta molti componenti del Cidma si dimisero. E, dopo mesi di polemiche, l’allora sindaco Nicolosi “tagliò” fuori tutte le associazioni storiche, nominandosi un “suo” comitato direttivo con associazioni senza nessuna competenza. Nel passaggio tra l’amministrazione Nicolosi e la nuova amministrazione del sindaco Iannazzo (maggio-giugno 2007), nuove polemiche tra i due, fino alla rottura e all’incomunicabilità attuale. Il Cidma (da Nicolosi è passato al dott. Marcello Barbaro) ha pagato le conseguenze delle “guerre” politiche, principalmente quella tra i due sindaci di centro-destra Nicolosi e Iannazzo. Si potrebbe mettere un punto e ricominciare d’accapo? Si, a condizione che il dott. Barbaro sia disponibile a favorire l’ingresso tra i soci delle associazioni “storiche” che c’erano all’inizio e che il sindaco Iannazzo la smetta con l’ostracismo, assicurando il finanziamento di progetti meritevoli, che Barbaro sembra che stia avviando. Staremo a vedere che succede…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

come mai nessuno parla di quelle persone che lavoravano al cidma che sono state licenziate per colpa delle guerre fra nicolosi iannazzo non pensate che anche loro andrebbero garentiti

Kristina ha detto...

Grazie per la risposta.

Non ero a conoscenza di tutta la storia ma solo di una parte.

Comunque, per me,il CIDMA e' importante perche' e' un centro Anti-Mafia qui a Corleone. Il centro non e' sparito quando queste associazioni hanno deciso di non partecipare piu' o quando sono state sostituite da Nicolosi.

Il centro e' stato sempre li', un esempio di Anti- Mafia, specialmente per i turisti che vengono qui per vedere che cos'e' la mafia e l'anti-mafia a Corleone.

La mia opinione personale e' che il CIDMA e' un bene di tutti i Corleonesi, e per questo non e' giusto abbandonarlo per qualsiasi motivo. Per me non c'entra tanto chi lo gestice, anche se sarebbe meglio avere una persona o una associazione che tifa veramente per la legalita' (con i fatti non soltanto con le parole).

Ma da un paio di anni il CIDMA va avanti senza l'aiuto di nessuno, ignorato da molti, bloccato dal comune. Questo non mi pare giusto. Se il CIDMA non funziona, fa brutta figura per tutti a Corleone, non soltanto per le persone che lavorano li.

Ribadisco, infine, che beni come questi devono essere patrimonio di tutti i cittadini . Gli amministratori di una citta' devono capire che il loro lavoro e' quello di lavorare per il bene dei cittadini e quindi stabilire delle regole che portano dei risultati concreti sia per il CIDMA che per il Laboratorio della Legalita'. Le regole devono essere anche stabilite da gente competente e professionale. Falcone diceva:"Professionalita' significa inanzitutto adottare iniziative quando si e' sicuri dei risultati ottenibili" e quindi il fatto che ci siano gia' dei dissidi fra chi debba tenere aperto il Laboratorio della Legalita' e' una dimostrazione di come questo centro sia stato ideato da gente che professionale non lo e'.

Non sono d'accordo che questi centri debbano essere gestiti da numerosi associazioni. E' sempre molto difficile conciliare le idee e gli "interessi" di tutti.

Io spero per tutti voi, e anche per me che adesso vivo qui e voglio essere orgoliosa di questo bel paese, che i centri vadano avanti con l'aiuto e i migliori auspici di tutti.

Grazie,

Kristina Madonia

Kristina ha detto...

Grazie per la risposta.

Non ero a conoscenza di tutta la storia ma solo di una parte.

Comunque, per me,il CIDMA e' importante perche' e' un centro Anti-Mafia qui a Corleone. Il centro non e' sparito quando queste associazioni hanno deciso di non partecipare piu' o quando sono state sostituite da Nicolosi.

Il centro e' stato sempre li', un esempio di Anti- Mafia, specialmente per i turisti che vengono qui per vedere che cos'e' la mafia e l'anti-mafia a Corleone.

La mia opinione personale e' che il CIDMA e' un bene di tutti i Corleonesi, e per questo non e' giusto abbandonarlo per qualsiasi motivo. Per me non c'entra tanto chi lo gestice, anche se sarebbe meglio avere una persona o una associazione che tifa veramente per la legalita' (con i fatti non soltanto con le parole).

Ma da un paio di anni il CIDMA va avanti senza l'aiuto di nessuno, ignorato da molti, bloccato dal comune. Questo non mi pare giusto. Se il CIDMA non funziona, fa brutta figura per tutti a Corleone, non soltanto per le persone che lavorano li.

Ribadisco, infine, che beni come questi devono essere patrimonio di tutti i cittadini . Gli amministratori di una citta' devono capire che il loro lavoro e' quello di lavorare per il bene dei cittadini e quindi stabilire delle regole che portano dei risultati concreti sia per il CIDMA che per il Laboratorio della Legalita'. Le regole devono essere anche stabilite da gente competente e professionale. Falcone diceva:"Professionalita' significa inanzitutto adottare iniziative quando si e' sicuri dei risultati ottenibili" e quindi il fatto che ci siano gia' dei dissidi fra chi debba tenere aperto il Laboratorio della Legalita' e' una dimostrazione di come questo centro sia stato ideato da gente che professionale non lo e'.

Non sono d'accordo che questi centri debbano essere gestiti da numerosi associazioni. E' sempre molto difficile conciliare le idee e gli "interessi" di tutti.

Io spero per tutti voi, e anche per me che adesso vivo qui e voglio essere orgoliosa di questo bel paese, che i centri vadano avanti con l'aiuto e i migliori auspici di tutti.

Grazie,

Kristina Madonia