lunedì, febbraio 01, 2010

Corleone. Il Comitato "LaStradaPromessa" ha apprezzato la richiesta di adesione del Presidente della Provincia, Giovanni Avanti

Nell'assemblea di sabato scorso, il Comitato "LaStradaPromessa" ha valutato gli esiti della seduta straordinaria del consiglio comunale di Corleone, svoltasi il 20 gennaio, che ha affrontato la grave situazione della strada provinciale Corleone-San Cipirello-Partinico. E, in primo luogo, ha preso in considerazione, come si legge in un comunicato, "la richiesta di adesione al Comitato da parte del Presidente della Provincia, Giovanni Avanti". Ma chi si aspettava un chiaro "No, grazie!" alla provocatoria richiesta di Avanti, ha motivo per essere deluso. L’assemblea, infatti, "ha apprezzato positivamente" la richiesta, "ritenendola una maggiore opportunità di dialogo tra il Comitato e l’Amministrazione provinciale". Senza essere sfiorata dal dubbio che tenere insieme "controllori" e "controllati" è quanto meno inopportuno. Come lo sarebbe affidare ad un noto pedofilo la vigilanza sui bambini. Ma ognuno è libero di fare le scelte che ritiene più opportune ed utili. Il Comitato, si legge ancora nella nota, "ha preso atto dell’inizio di alcuni lavori per la messa in sicurezza dei punti più critici, resi assolutamente necessari per consentire la transitabilità nel periodo invernale". Ed "ha poi discusso dei lavori che la Provincia si è impegnata a realizzare nella prossima estate su tutto il tratto stradale da Corleone a Partinico, con un intervento di 3 milioni di euro", deliberando "di richiedere alla Provincia di visionare dettagliatamente l’intero progetto con l’assistenza di tecnici competenti".

2 commenti:

Lillo Marino ha detto...

E' pienamente legittimo che ognuno possa sentirsi deluso delle scelte degli altri. Anch'io per esempo sono rimasto deluso del modo in cui Cittanuove ha pubblicato il comunicato stampa trasformandolo in un proprio articolo. Non sarebbe stato più corretto pubblicare il comunicato stampa così come era stato inviato e poi fare tutti i commenti del caso?

DINO PATERNOSTRO ha detto...

I comunicati-stampa si pubblicavano integralmente, senza nulla togliere e nulla aggiungere, solo durante il ventennio fascista. Ma quelle si chiamavano "veline" da "minculpop", che nessuno (spero) si augura che possano ritornare). In democrazia, la cosa che bisogna pretendere è che le frasi riportate dal comunicato siano autentiche e rappresentino sostanzialmente il pensiero di chi lo ha redatto. Mi pare che l'una e l'altra condizione siano state rispettate. Cordialmente. Il direttore di Città Nuove (Dino Paternostro)