giovedì, febbraio 18, 2010

LA LETTERA. Il Presidente del Corleone Calcio: "Tanta passione, ma è duro avere a che fare con le 'distrazioni' del Comune..."

Caro Signor Direttore,
come scrivevo nella nostra ultima corrispondenza, nonostante tutte le avversità, non ultimo il responso del Tribunale sportivo, la mission che ho deciso, insieme allo staff della dirigenza, è e rimane quella di creare un gruppo attivo che ha nei confronti del calcio un atteggiamento costruttivo.
È davvero molto difficile. Però è una sfida che mi piace e con Lei oggi voglio rilanciare. Credo che non tutti i mali vengono per nuocere e questo periodo di squalifiche, anche se non meritato, è comunque servito a riflettere sul fatto che lo sport non può e non comprende atti violenti. Gli atteggiamenti folkloristici vanno bene ma poi stop. Ma una cosa importante è che la squadra non venga isolata. Ovviamente non mi riferisco a Lei, a cui riconosco la voglia e il piacere di seguire la squadra, ma siccome tali attività sono l´espressione di una classe di giovani e quindi il futuro del ns. territorio sarebbe bene che ognuno facesse la sua parte per fare in modo che siano momenti di crescita.
Di fatto attualmente viviamo un disagio dovuto a strutture non proprio adeguate e non vedo una particolare attenzione da parte di società civile ed istituzioni a far sì che questo polo diventi una effettiva opportunità di un sano impiego del tempo libero. Le squadre che fanno capo alla Polisportiva contano 75 tesserati, per la stragrande maggioranza corleonesi: un bacino di giovani utenti ed appassionati che meritano senza dubbio spazio e sostegno per coltivare le loro passioni più sane. Mi ritrovo soltanto con poche persone fidate a gestire un progetto importante, perché la fascia più giovane di una comunità deve essere un investimento da parte nostra e come tale bisogna che ognuno guardi a ciò anche con un occhio in avanti, verso lo sviluppo.
Ho ereditato una situazione non fiorente (per usare un eufemismo) e ho messo in campo gran parte delle mie energie per fare emergere un aspetto gioioso del nostro paese. Oggi Le chiedo un aiuto per fare in modo che lo sforzo non sia soltanto mio ma che appartenga alla collettività intera e che lo stesso venga accolto con entusiasmo.
Questa lettera la intenda come uno sfogo alla mia maniera ed anche come stimolo per fare in modo che la squadra e tutto il movimento sportivo e giovanile diventi sempre più un valore, tale da portare in alto il nome di Corleone.
È probabile che io possa anche fare un passo indietro e rassegnare le dimissioni dal mio ruolo di presidente, poiché è anche possibile che non sia capace di affrontare questa situazione, però mi conceda anche il beneficio di ipotizzare che le attuali condizioni generali del territorio e una sistematica distrazione da parte della nostra amministrazione nei confronti dello sport non siano per il momento adeguate a far sì che si possa valorizzare questo strumento.
Gabriele Gulotta
Presidente della Polisportiva Corleone

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