giovedì, febbraio 26, 2009

La rivoluzione del presidente USA Barack Obama: «Tasse ai ricchi, per una sanità equa»

Tasse ai ricchi per rendere accessibili i costi della salute a tutti gli americani, soprattutto quelli più poveri: il presidente Usa Barack Obama ha annunciato giovedì «un impegno storico» per la riforma del sistema sanitario, con un «anticipo» da oltre 600 miliardi di dollari in dieci anni, che potrebbero rappresentare uno dei test più difficili per il nuovo presidente alla resa dei conti con il Congresso. La riforma della sanità è una priorità di Obama fin dalla campagna elettorale: due giorni fa nel discorso al Congresso il presidente ha detto che i costi per la salute «sono da troppo tempo una zavorra per l'economia e la coscienza della nazione». Circa 48 milioni di americani non hanno una mutua, per altri sette milioni che hanno perso il lavoro continuare a pagare per l'assistenza sanitaria è una preoccupazione che «leva il sonno la notte», ha detto Obama annunciando che da oggi, e per un anno, potranno conservare l'assicurazione che avevano prima del licenziamento a prezzo di sconto. Per finanziare la nuova manovra, il presidente ha proposto il primo aumento alle tasse per le famiglie ad alto reddito (quanti guadagnano più di un quarto milione di dollari all'anno) e una drastica revisione dei pagamenti alle assicurazioni private che si arricchiscono con Medicare, la mutua federale per gli anziani. Il piano di Obama è solo un acconto: secondo le stime più attendibili riformare il sistema sanitario americano potrebbe costare in un decennio oltre mille miliardi di dollari. Ai 634 miliardi di dollari messi in bilancio il 'team Obamà è arrivato basandosi sui 318 miliardi che arriveranno dagli aumenti fiscali (in realtà un taglio delle detrazioni ammesse) ai super-ricchi e i 316 miliardi risparmiati sui pagamenti alle assicurazioni legate a Medicare. La logica del governo è che le assicurazioni private sono pagate in media il 14 per cento in più di quanto non costerebbe a Medicare offrire i suoi servizi direttamente agli assicurati L'industria delle assicurazioni ha lanciato immediatamente la controffensiva attaccando i tagli previsti in un programma conosciuto 26.02.2009

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