giovedì, gennaio 08, 2009

Il procuratore aggiunto Antonio Ingroia: "Cari giudici dobbiamo cambiare"

di Peter Gomez
Correnti. Relazioni pericolose. Raccomandazioni. Tocca ai magistrati riformare se stessi. Per frenare le mire della politica. Parla il nuovo vice di Palermo. Colloquio con Antonio Ingroia
Emozionato? "Certo. Vado a ricoprire un incarico, quello di procuratore aggiunto a Palermo, che prima di me è stato di Falcone e Borsellino. Ma sono anche preoccupato. Lo stato di salute della giustizia è cattivo, le prospettive incerte, e la fiducia dei cittadini, nei confronti della magistratura e di tutte le istituzioni, è bassa. È un brutto quadro perché intanto la questione morale dilaga. Non per nulla il presidente Napolitano chiede un nuovo costume politico, una svolta morale, necessaria per riconquistare fiducia. Anche noi magistrati dobbiamo fare la nostra parte, facendo pulizia da ogni forma di opacità, migliorando l'organizzazione degli uffici e forse pensando a un congresso straordinario dell'Anm per affrontare il problema del correntismo. Insomma, autoriformarci per non dare spazio a certi desideri di controriforma...". LEGGI TUTTO

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