sabato, gennaio 31, 2009

Anno giudiziario, l'accusa di Grasso: "Intercettazioni strumento indagini"

"Ci lascia perplessi l'idea di subordinare le intercettazioni all'esistenza di indizi di colpevolezza. Sono uno strumento di indagine. Se ci sono già indizi l'intercettazione potrebbe non essere più necessaria". Così il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Palermo. "Qualunque restrizione al potere delle intercettazioni è una restrizione al potere delle indagini", ha confermato il procuratore Francesco Messineo
"Il nuovo Ddl del governo ha aggiustato qualcosa. Ma ci lascia perplessi l'idea di subordinare le intercettazioni all'esistenza di indizi di colpevolezza che sono qualcosa in più degli indizi di reato posti dalla legge, fino ad ora, come presupposto". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario in corso a Palermo.
"L'intercettazione - ha aggiunto - è uno strumento di indagine. Quando si hanno già indizi di colpevolezza, l'intercettazione potrebbe non essere più necessaria"."Qualunque restrizione al potere delle intercettazioni è una restrizione al potere delle indagini". Lo ha detto a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario il procuratore Francesco Messineo. "Ciò - ha aggiunto - depotenzierà anche le udienze e influirà sulla conduzione dei processi". "Altro problema - ha spiegato - è la privacy. Fare un bilanciamento di interessi, in questo senso, spetta al parlamento". "Si è già fatta una riduzione delle spese sulle intercettazioni, cercando di imporre delle tariffe a livello nazionale. Si potrebbe anche pretendere che certi servizi da parte dei gestori di telefonia, che sono privati ma gestiscono un servizio pubblico, possano essere gratuiti per l'attività di intercettazione". "Ci sono molti spazi per risparmiare, certamente è pericoloso bloccare le indagini per mancanza di fondi da destinare a questo strumento". "Era giusto comunque intervenire con nuove norme per evitare certi abusi o certe discrezionalità eccessive. Però bisogna sperimentare questa nuova disciplina, se dovesse incidere grandemente sull'accertamento di certi tipi di reato, magari rivederla".
(31 gennaio 2009)

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