sabato, novembre 22, 2008

Il figlio di Totò Riina chiede di lasciare Corleone. Il legale: "Vuole andare a lavorare al nord"

Il sorvegliato speciale Giuseppe Salvatore Riina, il più piccolo dei figli di Totò Riina, sottoposto ad obbligo di firma in commissariato perché ritenuto "socialmente pericoloso", ha chiesto ai giudici del tribunale di Palermo di lasciare Corleone per trasferirsi al Nord. La scelta del terzogenito del capo di Cosa nostra, come scrive il 'Corriere della Sera', è legata al fatto che ha trovato lavoro a Cernusco sul Naviglio, a 20 chilometri da Milano, dove un'impresa gli ha offerto un posto di quarto livello con la qualifica di assistente tecnico di cantiere. "E' un segnale chiaro - dice l'avvocato Luca Cianferoni - che Riina vuole dare ai giudici e cioé di volersene stare tranquillo andando a lavorare in una città del Nord". Giuseppe Salvatore Riina è stato scarcerato nei mesi scorsi in attesa della Cassazione che deve decidere sul procedimento in cui è stato condannato per associazione mafiosa ad otto anni e dieci mesi, in gran parte della quale scontata in cella. Nelle scorse settimane Riina jr è stato assolto dai giudici della corte d'appello per i minorenni dall'accusa di un duplice omicidio commesso a Corleone commesso quando l'ultimo dei tre figli del capo dei capi era minorenne.
21 novembre 2008

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Puzza di pesce... io sono anni che lavoro al secondo livello,e chissà quando passerò al terzo...a questo gli offrono il quarto livello, non avendo mai lavorato! Non è che vuole trasferirsi al nord per avere sotto controllo e coordinare i traffici sud nord?

Anonimo ha detto...

mi domando perchè mandarlo via da corleone??? se vuole essere un cittadino migliore perchè scappare proprio da dove e nato tutto! se vuole cambiare dovrebbe dimostrarlo ai suoi cointerranei e no al nord!!

Anonimo ha detto...

io penso che si deve dare sempre una seconda possibilità può essere che le sue intenzioni siano reali

Anonimo ha detto...

Questo è fatto col seme del male. Suo padre viene mitizzato dai giovani che non capiscono quanto dolore il padre di costui ha causato alle famiglie dei morti ammazzati e all'italia intera.
Il capo dei capi è un ottima ricostruzione...ma i ragazzini dovrebbero affezionarsi a chi, come l'inesistente Schirò, ha sacrificato la propria vita e i propri affetti per sconfiggere questi figli di puttana. Sono la feccia dell'universo....tali e quali ai terroristi. Il figlio nn merita sconti, ha già dimostrato di essere fatto della stessa pasta del padre........pasta di mmmmerda!!!
W l'Italia.....i mafiosi non sono dei miti nè degli eroi!