lunedì, novembre 24, 2008

In cella con Provenzano tra santini e preghiere

Accanto, sempre sullo scrittoio, ci sono due santini della Madonna, dei fogli di carta bianca, e un paio di buste. Il padrino di Cosa Nostra sorride solo con la bocca, tra il timido e il beffardo; gli occhi restano immobili a scrutare l´ospite. Il fisico asciutto, leggermente smagrito, gli occhiali a montatura grossa. Indossa una tuta grigio chiaro e, - siccome «sono freddoloso» - un giaccone verde con tasche e cerniera. Parla a voce bassa: «Lo vede come si sta qui dentro? Io sento arrivare l´inverno prima degli altri». Indica il finestrone in alto nel muro, ci ha appeso l´accappatoio. Parla degli spifferi. «Lo tengo sempre chiuso, altrimenti si fa corrente». La cella dove è detenuto "zu Binu" è la numero 4, l´ultima nell´ "area riservata" del reparto 41 bis del carcere di Novara. LEGGI TUTTO

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