lunedì, settembre 08, 2008

Corleone. Perchè è stata "dimissionata" Lea Cortimiglia?

In questi giorni, i corridoi di Palazzo Cammarata sono affollati da politici e pseudo tali, che “trattano”, “trattano”, “trattano”…Trattano su tutto: sulle cose trattabili e sulle cose che non dovrebbero essere trattabili (coerenza, serietà, valori, lealtà…). E tra una riunione e l’altra, tra una chiacchiera e l’altra, viene fuori (giustificazione postuma?) il vero motivo che avrebbe portato alla defenestrazione di Lea Cortimiglia. Non c’entra che non ha consiglieri di riferimento, non c’entra che non ha voti. C’entra altro, qualcosa di molto più grave, dicono i bene-informati. La sua “colpa” – da assessore allo sport e allo spettacolo – è di avere tollerato/avallato la partecipazione di Salvuccio Riina al torneo di calcetto, appena conclusosi. E per di più con un calendario e con degli orari “personalizzati”, che gli hanno consentito di firmare regolarmente il registro di sorvegliato speciale in commissariato. Un’accusa sussurrata, detta e non detta, detta e poi smentita e poi ridetta: in perfetto “stile corleonese”!A questo punto, per fare chiarezza sull’inquietante gossip, sarebbe importante una parola chiarificatrice del sindaco Nino Iannazzo, che non può pensare di lavarsene le mani e tacere. (d.p.)
8 settembre 2008
FOTO. Da sx: il sindaco Iannazzo, Lea Cortimiglia

5 commenti:

Francesco Di Frisco ha detto...

Caro signor Paternostro,secondo lei permettere a un ragazzo di corleone (pur chiamandosi Salvuccio Riina)di partecipare ad un evento SPORTIVO sarebbe una colpa cosí grave da dover dimettersi dal incarico que la sra.Cortimiglia aveva. Non era forse suo compito fare si che piú giovani partecipino a questi eventi meglio é per la cittá e per il municipio stesso,o forse doveva emarginare Salvo Riina da tutti gli eventi che il municipio o i privati organizzino?Non ci sará magari qualche premeditazione sulla famiglia Riina? Come sarebbe un calendario personalizzato? non sono forse gli organizzatori ha fare il calendario e non la sra.Cortimiglia,e poi solo per il fatto di permettere alla squadra di Salvo Riina di giocare la prima partita in modo che lui possa essere a casa sua prima delle 9 di sera,cosa che in tutto il tempo della sorveglianza finora ha fatto a cuanto si sa dalle notizie e non di firmare in commisariato, visto che se ho letto bene in altre occasioni il Riina ha l¨obligo di firmare i lunedí,mercoledí e venerdí alle ore 9.30 di mattina e non di sera. E per tal motivo che mi sono permesso di scrivere e manifestarle la mia solidarietá alla sra. cortimiglia la cuale non conosco e a Salvo Riina un ragazzo che se aveva cualche colpa si é fatto 6 anni di carcere e magari sta trattando di vivere come una persona normale una situazione che normale non é. Posso anche dire che nel tempo che ho frequentato Corleone le mie parole troverebbero consenso in molti ma molti cittadini, giovani e adulti di questa bellissima cittá.

Attentamente
Francesco Di Frisco

PD.Spero che questo mio commento venga da lei publicato e non come l´anteriore sulla sra.-Ninetta Bagarella che non lo vidi.

Francesco Di Frisco ha detto...

Caro Sr. Paternostro, non capisco cuale sarebbe la colpa molto grave della Sra.Cortimiglia. Forse quella di permettere che un giovane di Corleone(anche se si chiama Salvo Riina)partecipi a una manifestazione SPORTIVA?Che ha fatto un calendario Personalizato in modo da permettergli di firmare al commisariato?
Intanto secondo me era dovere della sra. Cortimiglia fare si che tutti i Giovani di Corleone avessero la possibilitá di partecipare a questi eventi di Sport visto che questo era il suo lavoro,poi penso siano gli organizzatori ad avere fatto il calendario e non la sra. Cortimiglia.Poi perché dovrebbero emarginare una persona che se aveva qualche colpa si é fatto 6 anni di carcere e stá compiendo altri 3 anni di sorveglianza. Perché non permettere a un ragazzo di vivere una situazione normale anche se normale la sua situazione non é.
Posso anche dirle che il mio pensiero é anche quello di molte ma molte persone lí a Corleone.

Atentamente Francesco Di Frisco.

Pd. Spero di vedere publicato questo commento e che non succeda come per l´altro sulla Sra. Bagarella il cuale non avete publicato. Grazie

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Egregio signor Di Frisco, forse lei non ha letto bene le parole che io ho scritto. Ho riportato quello che si dice nel "Palazzo" a proposito del "dimissionamento" della Cortimiglia. Ambienti vicini all'amministrazione l'accuserebbero (sottovoce, a mezze parole, con fare allusivo) di avere favorito la partecipazione del Riina al torneo di calcetto. E farebbero derivare da questa "colpa" il dimissionamento. Nell'articolo ho chiesto al sindaco Iannazzo di esprimersi, di dire se è vero o no tutto questo. Ancora aspetto la risposta del primo cittadino di Corleone. Penso, comunque, che il sig. Salvo Riina, se rispetta le leggi dello Stato, ha i diritti e i doveri di ogni cittadino. E penso che non dovrebbe avere privilegi, neanche quelli degli orari ritagliati su misura, che fanno sicuramente pensare male. Infatti, mi permetto di chiedere agli organizzatori: se orari particolari li avesse chiesti un giocatore-operaio, sarebbe stato accontentato?

Anonimo ha detto...

Non è giornalismo ma avventurismo, condito da tanta dietrologia, fare informazione sulla fragile base del “sentito dire”. Forse non si dovrebbe scrivere di ciò di cui non si ha consistenza diretta, sul campo e fuori, non bastano le fonti da “corridoio” e il taglia-incolla abile dei chiacchierii per costruire un pezzo di verità. Riprendendo l’articolo, a “tollerare/avallare”, in ogni caso, sarà stata l’amministrazione tutta, che possedendo al suo interno personalità politiche di non secondaria esperienza, avrà sicuramente guidato l’ex-assessore Cortimiglia nel gestire una situazione delicata come quella in questione. Ora, se il “tollerare” risuona di voltairiana memoria, “avvallare” (nel senso di “approvare” e “sostenere”) costituisce un’accusa parecchio grave dove la strumentalizzazione di un fatto politico è subito palese quando al primo cittadino si chiede di intervenire usando una frase come “non può pensare di tacere e lavarsene le mani” che più che un invito sembra un’ingiunzione. Forse si dimentica che, fuori dai tribunali, la mafia è un problema etico, soprattutto a Corleone, e che a favore dell’intransigenza si rinuncia alla tolleranza in questioni ben più forti che quelle di vietare a “qualcuno” la partecipazione ad un torneo di calcetto, questioni che questa amministrazione, penso, abbia ampiamente affrontato e stia continuando a affrontare, ma come al solito fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce.
Maurilia Rizzotto

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Purtroppo, in una terra difficile come quella di Corleone e della Sicilia, a volte è necessario per forzare certi silenzi avere il coraggio di rischiare sul "sentito dire". Ad oggi, infatti, dal "Palazzo" non è stato diramato un comunicato ufficiale che sia uno sulle dimissioni degli assessori e sulle loro sostituzioni. Niente di niente.
E' chiaro che, se ci sono responsabilità politiche e morali, sono dell'intera amministrazione comunale, sindaco in testa!
Non creda davvero che fuori dai tribunali la mafia sia un problema etico. La mafia, infatti, non la si combatte solo nei tribunali. Se così fosse non vinceremmo mai la guerra. Il movimento antimafia ha sicuramente dei forti contenuti etici, ma ha anche una fortissima voglia di legalità, un interesse a costruire un'economia "pulita" che dia lavoro "pulito" e prodotti con la vitamina "L" della Legalità.
Per tornare al torneo di calcetto, non si tratta di vietare la partecipazione a qualcuno, ma di non garantirgli privilegi, anche piccoli piccoli... E per quanto riguarda il sindaco, nessuna ingiunzione, ma un semplice invito. Che lui può disattendere... come sta facendo.