martedì, luglio 29, 2008

Il Presidente Giorgio Napolitano: "Chinnici decisivo per capire la mafia"

PALERMO - Sono cominciate a Palermo le commemorazioni del venticinquesimo anniversario della strage di via Pipitone Federico, in cui persero la vita l'ex capo dell'ufficio istruzioni di Palermo, Rocco Chinnici, i due uomini della sua scorta, i carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile in cui il giudice viveva, Stefano Li Sacchi. Alle manifestazioni, introdotte dalla figlia del magistrato, Caterina, che ha ricordato la figura del padre e le sue intuizioni investigative, sono presenti anche il presidente del Senato Renato Schifani e il ministro della giustizia Angelino Alfano.La figlia del giudice, anche lei magistrato, ha letto una lettera del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che si dice "vicino" ai familiari di Chinnici. "Con la strage di via Pipitone Federico - scrive il capo dello Stato nel messaggio - la criminalità mafiosa si propose di privare l'Ufficio istruzione del Tribunale di Palermo del magistrato che ai colleghi più giovani stava indicando nuovi metodi operativi in grado di contrastare efficacemente l'espandersi di un fenomeno delinquenziale sempre più pericoloso e pervasivo". "Grazie alle lucide intuizioni di Rocco Chinnici e al suo rigoroso impegno - continua Napolitano - fu possibile cominciare a interpretare unitariamente i fatti di mafia, cogliendone quelle interconnessioni che, di lì a poco, avrebbero permesso di individuare autori e cause di efferati delitti. Il ricordo della tensione morale e di quella strenua difesa delle istituzioni e dei cittadini dalla sopraffazione della delinquenza organizzata, che ha connotato l'impegno di Rocco Chinnici resta indelebile nella memoria di tutti. E' con questo spirito che sono vicino a lei, ai suoi fratelli e ai familiari delle altre vittime della strage, con i rinnovati sentimenti di profonda gratitudine e di solidarietà che il Paese deve alle famiglie di chi, come suo padre, si è battuto senza risparmio fino al sacrificio della vita per affermare il primato della legalità democratica".
29 luglio 2008

1 commento:

Leoluca Criscione ha detto...

Il Presidente Napolitano: decisivo per salvare il cittadino italiano, che all'estero non ci invidia alcuno.
Il presidente Napolitano ha avallato una legge anticostituzionale: LA LEGGE É UGUALE PER TUTTI.
Ha perso tutta la mia stima!
Leoluca Criscione