sabato, luglio 19, 2008

Emma Marcegaglia, presidente degli industriali: "Un siciliano si occuperà dei rapporti tra Confindustria, Magistratura e Forze dell'ordine".

INTERVISTA DI EMMA MARCEGAGLIA, PRESIDENTE DELLA CONFINDUSTRIA, RILASCIATA IN ESCLUSIVA AL TGR SICILIA
“Il tema della sicurezza e della lotta alla criminalità è al centro del mio programma. Intendo portarlo avanti. C’è già un modello molto valido proposto dagli imprenditori siciliani che intendo supportare e valorizzare al massimo”. Si schiera a favore della coraggiosa azione antimafia condotta dagli industriali dell’Isola il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia in una lunga intervista esclusiva concessa alla TGR Sicilia. “E’ un impegno per la legalità quello di Confindustria Sicilia – afferma il leader degli imprenditori – che sostengo totalmente. Credo che questo sia il vero punto di attacco alla mafia. Insieme faremo altre iniziative ancora più forti. Verrò in Sicilia ad ottobre e li lanceremo ulteriori battaglie che porteremo avanti”.
Tra le iniziative – anticipa la Marcegaglia ai microfoni della redazione siciliana della Rai – c’è l’istituzione di una figura di raccordo tra la Confindustria e le istituzioni impegnate sul territorio per la sicurezza e la lotta al crimine organizzato, magistratura e forze dell’ordine in testa. Top secret il nome di chi ricoprirà questo delicato incarico: “sarà certamente un siciliano” si limita a dire il Presidente di Confindustria.
“Agli imprenditori dico di andare avanti. La battaglia per la legalità – aggiunge Emma Marcegaglia – deve diventare di tutti gli imprenditori dell’Isola. Mi rendo conto che è facile dirlo da qui, è più difficile quando si vive in quei territori e in quelle situazioni. Ma penso che questa sia l’unica strada per poter far ritornare la Sicilia a crescere, con una crescita solida, vera, duratura”.
Per il numero uno degli industriali italiani l’impegno per la legalità “deve riguardare tutto il Mezzogiorno – conclude nell’intervista alla TGR Sicilia - e alcune aree del Nord Italia dove il problema è comunque sentito”.

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