lunedì, luglio 21, 2008

Corleone. Si mangia "pane, olio e... legalità" nelle case confiscate a Provenzano e Riina

CORLEONE – Un’iniziativa originale, che ha consolidato il “ponte ideale” Sicilia-Toscana, rafforzando il percorso di quell’antimafia sociale, che sta dando lavoro “pulito” e prodotti con una vitamina in più, la vitamina “L” della Legalità. E’ successo questo stamattina a Corleone, con l’aperitivo servito nella casa di cortile Colletti, confiscata a Bernardo Provenzano, e il pranzo consumato nella casa di via Crispi, confiscata ai nipoti di Totò Riina, organizzati dalla cooperativa “Lavoro e non solo” a cui le due strutture sono state assegnate. Una “trovata” dell’Arci e della Cgil della Sicilia e della Toscana, in collaborazione con Libera, Legacoop e Banca Etica. Alla domanda “Cosa volete a pranzo?”, hanno risposto “Pane Olio e …Legalità”, Alessio Gramolati, segretario generale della Cgil -Toscana, Italo Tripi, segretario generale della Cgil-Sicilia, Paolo Beni, presidente nazionale dell’Arci, Manuele Marigolli, della Cgil di Prato, Mario Batistini, della Cgil di Firenze, e Valter Bartolini, della Cgil Pistoia. Con loro, l’ospite d’eccezione: Fabio Picchi, Chef del Ristorante “Cibreo” e del Circolo “Teatro del Sale” di Firenze, che ha scelto il menù. LEGGI TUTTO

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