giovedì, luglio 24, 2008

Corleone. Solidarietà a Telejato. E qualche riflessione...

Ieri sera, il consiglio comunale di Corleone si è stretto intorno al direttore Pino Maniaci e all’intera redazione di Telejato, la battagliera Tv di Partinico, che non ha paura dei boss mafiosi e dei loro complici. Un atto significativo, deciso ed attuato da un importante organo istituzionale, in uno dei paesi a più alta intensità mafiosa della Sicilia. Tutti gli interventi hanno sottolineato che in un Paese democratico non sono tollerabili minacce e intimidazioni alle libertà individuali e collettive, a cominciare dalla libertà d’informare. Tutti gli interventi hanno espresso sostegno e solidarietà a Pino Maniaci, invitandolo a non mollare ed a continuare col massimo impegno nell’attività di denuncia.
Ovviamente, è relativamente facile fare antimafia “parlata”, come egregiamente ha fatto ieri sera il consiglio comunale di Corleone. Un po’ più difficile praticare coerenza tra quello che si dice e quello che si fa. Avviene ovunque e, a maggior ragione, a Corleone, dove tutti conoscono tutti. Proprio nella stessa giornata di ieri, si è svolto a Corleone il matrimonio dell’ultimogenita di casa Riina. E, a torto o a ragione, per i mass media è diventato un evento, che ha fatto consumare fiumi d’inchiostro e chilometri di pellicola. La giornata di ieri per qualche rappresentante delle istituzioni è stata davvero pesante. Di mattina (e fino al pomeriggio inoltrato) al matrimonio del secolo della figlia di uno dei più feroci boss di Cosa Nostra; di sera a manifestare solidarietà a Pino Maniaci e a Telejato, minacciati dalla mafia. Tutto normale? In terra di Sicilia, dove la coerenza è un optional, probabilmente si… (d.p.)
24 luglio 2008
NELLA FOTO: Pino Maniaci interviene nella seduta del CC di Corleone.

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