sabato, novembre 17, 2007

Corleone, il gusto del confronto democratico

DINO PATERNOSTRO

I cittadini di Corleone, ma anche quelli dei comuni del circondario, stanno riscoprendo il gusto del dibattito e del confronto democratico. A volte usano toni un po’ aspri, ma tutti, con grande passione, ci tengono ad esprimere un’opinione sui temi dai quali si sentono maggiormente coinvolti. A tenere banco in questi giorni sono il trasferimento di don Francesco Carlino e il tentativo di sfrattare il Cidma. LEGGI TUTTO

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Direttore,
apparentemente Corleone e 'Dintorni', anche se si preferisce restare ancora nell'anonimato, sembra accalorarsi per i temi locali.
Se dopo le opinioni dovessero arrivare anche delle proposte concrete, ancora meglio.
Io, da parte mia. mi permetto di rifarne una, non più originale, ma sempre valida (mi dispiace per quel lettore o quella lettrice, ‘’ke si é stufata-o dei miei interventi e si é anke inkavolata-o’’!).

La proposta é contenuta in un documento jpg, che ti mando con una separata email.
Mi auguro che alla mia, facciano seguito altre proposte per rilanciare l'economia e il commercio di Corleone e costruire un futuro, che permetta ai giovani di emigrare solo per scelta e non per necessità. L'unica vera arma antimafia che esista è il lavoro onesto e duraturo per tutti e specialmente per i giovani!

La mia proposta verte sull'emigrazione corleonese nel mondo e sul suo potenziale socio-economico-culturale.
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I CORLEONESI NEL MONDO: UNA RISORSA E UN VALORE AGGIUNTO PER CORLEONE
A cura di Leoluca Criscione, Svizzera
Premessa
Nell’ultimo secolo, il numero di cittadini residenti a Corleone é sceso da circa 19 mila agli attuali 11.500. Verosimilmente ci siamo più Corleonesi nel mondo, che a Corleone!
Come tutti gli emigrati, anche noi Corleonesi nel Mondo, siamo stati e continuiamo a essere una risorsa (anche se non ancora valorizzata al massimo), sia per Corleone e sia anche per i paesi dove risediamo, viviamo e lavoriamo.
E a volerci ben riflettere, emigrando si diventa una ‘risorsa sociale’, poiché si contribuisce a ridurre la disoccupazione in loco e a disinnescare potenziali conflitti sociali. In un secondo momento, da emigrati, si diventa una "risorsa monetaria". I nostri dollari, franchi o marchi, infatti, hanno sostenuto e continuano a sostenere (anche se nel nostro caso in modo poco organico e non coordinato) l'economia delle nostre zone d’origine. E, con l’andar del tempo, gli emigrati (immigrati) diventano sempre più anche una risorsa determinante, un valore aggiunto, per lo sviluppo socio-economico dei paesi ‘’ospitanti’’.
Per quanto ci riguarda, i tempi sono ormai più che maturi, affinché questa nostra ‘presenza’ fuori di Corleone, unitamente alle nostre conoscenze, esperienze, professionalità, ma anche potenzialità finanziare, vengano usate, in un modo più organico e programmato di quanto non sia stato fatto finora, per ‘’far crescere’’ Corleone.
Per centrare questo obiettivo, c’è assoluto bisogno di aggiornare alcune strutture e modi di pensare e di coordinare, anche a livello comunale-amministrativo, tutte queste potenzialità.
E nel rispetto di quanti a Corleone si ‘fanno in quattro’ giornalmente per sbarcare il lunario’, va ricordata una caratteristica dell’essere emigrati, quella cioè di ‘essersi fatti da soli’, senza particolari ‘spintarelle’ ma: sacrificio dopo sacrificio, amarezza dopo amarezza, sofferenza dopo sofferenza, umiliazione dopo umiliazione! E l'essere riusciti a farsi valere ‘fuori’, in un ambiente spesso anche ostile, è motivo d’orgoglio e soddisfazione, non solo personale, ma anche per la terra d'origine.
Come i milioni di emigrati italiani nel mondo, anche noi Corleonesi emigrati, siamo ormai dei tipici rappresentanti di una società industrializzata: una comunità di commercianti, dirigenti, impiegati, imprenditori, insegnanti, manager, operai, politici, scienziati, tecnici, ma anche, e non lo dobbiamo dimenticare, di disoccupati e indigenti (specialmente tra i più anziani), che in Svizzera e Germania, cosi come nelle Americhe, stentano ancor oggi a vivere decorosamente.
Valore "commerciale" dei Corleonesi nel mondo
Per rendersi conto del nostro potenziale valore ‘’commerciale’’, basta pensare che, secondo stime ufficiali, un terzo del volume delle esportazioni italiane nel mondo, sia da attribuirsi alla nostra presenza all'estero (nel 2006, circa 100 miliardi di Euro!) E difatti la maggior parte di noi: mangia, si veste, si muove (auto) in ‘italiano’ cioè con prodotti nostrani. Inoltre ‘l’italianità’ l’abbiamo anche ‘fatta comprare e usare’ ad amici, conoscenti, colleghi (non italiani). Malauguratamente, ancora oggi, prodotti, merci, servizi e altro, provenienti da Corleone rappresentano una rarità. Bisogna poter cambiare e come hanno fatto e stanno facendo tante altre realtà comunali e regionali (principalmente nel Veneto, nella Toscana, nellaPuglia), anche Corleone deve potersi avvantaggiare di questa potenzialità, che rappresentiamo noi Corleonesi nel mondo. Pertanto, una presenza corleonese in Europa e nel mondo, costante e investita di ufficialità, oltre alla cura dell’immagine, servirebbe a veicolare più efficacemente prodotti ‘made a Corleone’ verso l’estero, e in più a ‘’importare’ esperienze, professionalità e disponibilità finanziare degli emigrati verso Corleone.



Un CORdiaLEONESE saluto dalla Svizzera, Leoluca Criscione