martedì, agosto 14, 2012

LA SINISTRA HA PAURA DI VOLARE

di ROSETTA FARAGI

Finalmente il PD ha messo di lato le polemiche e le divisioni e ha indicato in Rosario Crocetta il suo candidato alla guida della Regione Sicilia. Tale candidatura ha trovato l’appoggio anche dell' UDC di Giampiero D’Alia , che dopo aver messo fuori dal partito, Totò Cuffaro e i suoi seguaci, ha voltato pagina. “ L’UDC,  ha sottoscritto con noi un patto sui diritti civili e sull’antimafia” ha ricordato Crocetta  a chi gli accennava al fatto che l’UDC era stato per anni uno dei pilastri del potere del centro – destra nell’isola.  Il partito di Casini ha compiuto, in Sicilia, un profondo sforzo di rinnovamento e di legalità  ed è giusto sostenere tale sforzo, ha voluto dire con tali parole il neo candidato. Ora si apre concretamente la strada  per una vittoria alle prossime elezioni regionali. Forse per la prima volta  la Sicilia, escludendo la breve parentesi del governo Campione, sarà governata da un uomo di sinistra.  Tale ipotesi, invece di unire tutte le forze progressiste, ha scatenato l’IDV di Orlando e la sinistra massimalista. Ha iniziato il sindaco di Palermo, che tra una nomina di sottogoverno a un suo fedelissimo e l’emergenza rifiuti, ha avuto il tempo per bollare l’accordo PD-UDC come un “ Patto con il cuffarismo”. Non meno duro è stato l’autocandidato del SEL, Claudio Fava che, in base a  notizie che solo lui conosce, ha definito Rosario Crocetta uomo di Mario Ciancio, il potente e discusso editore- direttore della “Sicilia” di Catania: Peccato che nessun lettore di tale giornale si è accorto che Crocetta  è sostenuto da Ciancio visto che tale giornale non è stato molto tenero con  la sua candidatura. Se qualcuno pensa che L’ IDV di Orlando, attualmente privo di un suo candidato, appoggerà l’autocandidato di SEL, Claudio Fava, sbaglia di grosso. I due si conoscono molto bene visto che furono tra i fondatori della RETE; peccato che nel 1994 Claudio Fava abbandona il partito accusando Orlando di  riciclare pezzi della vecchia D.C nella RETE e di puntare ad un riavvicinamento con le forze cattoliche e moderate. Inoltre ha dichiarato  al “ Corriere della Sera”  di “ aver chiesto ad Orlando di farsi da parte e di non accentrare su di sé troppi incarichi e poltrone”. Orlando fece rispondere a Diego Novelli che Fava lasciava il partito perché non aveva   avuto quello spazio e quegli incarichi che desiderava. Una squallida vicende di poltrone, dirà qualcuno, sbagliando. Nella realtà la coesistenza tra i due non fu possibile perché troppo simili e troppo egocentrici. Ecco perché pensiamo sia difficile che l’IDV dirotti i propri voti su Fava. E così tali voti si disperderanno facendo il gioco del Centro- destra.      Forse a sinistra qualcuno ha paura di volare.

 Rosetta Faragi 

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