lunedì, luglio 25, 2011

Palermo. I carabinieri arrestano un parcheggiatore abusivo

Giuseppe Ciampallari
Con l’avvento dell’estate e delle belle serate, i locali notturni, soprattutto quelli siti nelle zone balneari, sono sempre più affollati e frequentati da persone del posto ma anche da turisti presenti in zona. Ed è proprio in queste occasioni che si ritrova la figura del parcheggiatore abusivo. Il grosso afflusso dei clienti con le autovetture nei locali notturni “favorisce” l’espletamento di questa illecita attività considerando il grosso guadagno che si ottiene. Tuttavia molto spesso il parcheggiatore abusivo non è ben visto dagli onesti cittadini, che mal volentieri cedono una somma in denaro per poter parcheggiare la propria autovettura in una strada pubblica e priva di qualunque tipo di controllo. Ed è proprio in tale prospettiva che i Carabinieri del Comando Provinciale hanno in programma una serie di servizi di controllo del territorio, con numerosi passaggi presso le zone maggiormente frequentate, al fine di ridurre tutte le attività illecite tra cui anche quella del “parcheggiatore abusivo”. Proprio nell’ambito di questi servizi, i Carabinieri della Stazione di Partanna Mondello hanno tratto in arresto, con l’accusa di tentata estorsione CIAMPALLARI Giuseppe, palermitano classe 1992 residente in via Marabitti, pluripregiudicato. I fatti sono avvenuti nella località Sferracavallo, all’esterno di un noto locale notturno, alcune ragazze parcheggiano la loro autovettura fuori la discoteca su pubblica via. Si avvicina un uomo, identificato poi nel CIAMPALLARI, il quale chiede alle ragazze 2 euro per il parcheggio. Le giovani si rifiutano riferendo al ragazzo di aver parcheggiato in una pubblica via, ma CIAMPALLARI, con fare minaccioso, pretende i soldi dalle ragazze. In quel frangente una di loro riesce a chiamare il 112 e subito una pattuglia della Stazione Partanna Mondello giunge sul posto bloccando immediatamente il giovane. Una volta formalizzata la denuncia l’uomo è stato tratto in arresto per poi essere sottoposto a rito direttissimo al termine del quale l’arresto è stato convalidato ed il giovane è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Palermo, 24 luglio 2011

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