sabato, luglio 02, 2011

Il mistero Massimo Ciancimino

Massimo Ciancimino
di Giuseppe Lo Bianco
Credo che Massimo Ciancimino abbia offerto all'inizio un contributo utile alle indagini sulla trattativa mafia-Stato, le sue dichiarazioni sugli incontri tra suo padre e i carabinieri hanno trovato numerosi riscontri e soprattutto hanno sollecitato la memoria di molti esponenti delle istituzioni che non avevano mai detto nulla, e che oggi offrono ai magistrati e alla commissione antimafia i loro tardivi ricordi, assumendosi, in qualche caso, anche la paternità unica di scelte (vedi Conso) difficilmente spiegabili al di fuori di una trattativa. La grandissima maggioranza dei documenti portata dal giovane figlio di don Vito e' risultata autentica, lo hanno attestato le perizie grafologiche e merceologiche redatte dalla polizia scientifica. Poi Ciancimino e' diventato un'icona mediatica: le sue passerelle nei programmi tv e nelle manifestazioni antimafia, i libri su suo padre, il suo presunto impegno a riscattare un cognome imbarazzante per consegnarlo ripulito al figlio Vito, in una parola la sua sovraesposizione mediatica ha fatto perdere di vista a tutti (e probabilmente anche allo stesso Ciancimino) il suo ruolo di semplice testimone, sia pure privilegiato, di una vicenda oscura e certamente centrale per lo sviluppo della democrazia in Italia. Ad un testimone si chiede la verità: se non la dice, o trucca le carte, va in galera, com'è capitato a lui. Il documento taroccato su De Gennaro, il tirare in ballo l'ex capo della Polizia sono stati il limite, oltre il quale è lecito chiedersi: quello che ha detto è stata tutta farina del suo sacco? O c'è stato (e c'è) qualcuno che lo manovra, condizionandone le parole (e le notizie) da consegnare ai magistrati? Fin dall'inizio ho pensato (ed ho scritto) che sulle sue rivelazioni bisognava procedere con i piedi di piombo, e mi pare che (a parte qualche fisiologico dissidio sulla gestione operativa delle inchieste) è quello che i pm di Caltanissetta e Palermo hanno finora fatto. E continueranno a fare, separando il grano dal loglio delle sue alluvionali (e sempre più incredibili) dichiarazioni.
Tratto da: cadoinpiedi.it
29 giugno 2011

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