martedì, giugno 29, 2010

Sicilia.Tanti sindaci, in segno di protesta, hanno consegnato la fascia tricolore ai prefetti

Delegazioni di sindaci siciliani hanno incontrato, questa mattina, i prefetti per consegnare simbolicamente e in segno di protesta le fasce tricolori. L'iniziativa è stata organizzata dall’Anci-Sicilia per mantenere alta l'attenzione sui problemi (derivanti dal decreto 78 - oggi in discussione al Senato - e dalla delicata vicenda dei precari) «che stanno mettendo inginocchio molte amministrazioni locali». In particolare, a Palermo, una decina di amministratori, guidati da Giuseppe Siviglia, Vincenzo Di Girolamo e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vice presidente vicario, vice presidente e segretario generale dell'Associazione dei comuni siciliani, sono stati ricevuti in prefettura facendosi portavoce dei disagi degli enti locali e sottolineando i "gravi problemi di ordine pubblico che si accompagnano ad un progressivo dramma sociale». Durante l'incontro, cui hanno preso parte, tra gli altri, anche i sindaci dei comuni di Corleone, Termini Imerese, Vicari, Petralia Sottana, Prizzi, Lascari e Chiusa Sclafani, Giuseppe Siviglia, anche in qualità di sindaco di San Giuseppe Jato, ha ribadito: «La manovra finanziaria, oltre ad operare un pesantissimo taglio dei trasferimenti ai comuni, inasprisce il sistema sanzionatorio per chi viola il patto di stabilità, costringendoci a sbattere la porta in faccia ai precari che, da oltre vent'anni, lavorano nella pubblica amministrazione. Non solo tra questi c'è gente che ha sempre lavorato con grande impegno e professionalità, ma molti di loro sono stati le colonne di servizi importanti come l'anagrafe o la polizia municipale. Non rinnovare il contratto a queste persone significa non essere in grado di offrire alle città i servizi essenziali». «Stiamo chiedendo - ha aggiunto Mario Emanuele Alvano - per i comuni siciliani l'attenzione dovuta ad una situazione così drammatica, tenuto conto che oltre al taglio dei fondi e alle sanzioni aggravate, a differenza del resto d'Italia, la Sicilia si trova a fare i conti anche con un bacino di precari che, in molte amministrazioni, garantisce servizi vitali per i cittadini». Al termine dell'incontro i rappresentanti dell'Anci Sicilia hanno ribadito che, in assenza di risposte concrete, sono pronti ad organizzare un'ulteriore manifestazione nella capitale. (AGI)

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