domenica, dicembre 02, 2007

Casini da Palermo: "Alla Sicilia i danni per la fiction su Riina"

PALERMO - "Per certi filmati i danni non li deve chiedere la moglie di Totò Riina ma la Sicilia". Anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, a Palermo per la convention del suo partito, si schiera contro la fiction "Il capo dei capi", andata in onda su Canale 5, che racconta l'ascesa e la caduta di Riina.Dello stesso parere il presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro: "Ha trasmesso un'idea sbagliata della Sicilia - ha detto il governatore alla convention -. E nell'ultima puntata il personaggio di Schirò urla contro il figlio che in Sicilia non c'è speranza. Fava (esponente del Pd, ndr), che ha sceneggiato la fiction, ci ha negato la speranza, per noi che vogliamo vivere in questa terra e creare sviluppo".Casini ha poi parlato degli ultimi sviluppi del centrodestra: "Berlusconi ha fatto di più incontrando Veltroni rispetto alle 100 iniziative di spallata portate avanti nell'ultimo periodo. Abbiamo visto con molto favore questo incontro. Questo è un modo diverso di fare politica e affrontare le riforme. Pertanto siamo disponibili a parlare, a ragionare, ma non saremo subalterni a nessuno; non ci faremo intimidire né annettere".
La Sicilia, 02/12/2007
Se Claudio Fava, con la sceneggiatura del "Capo dei Capi", ha la colpa di negare la speranza alla Sicilia, quale colpa ha il governatore Totò Cuffaro, che continua a governare la nostra regione da imputato per mafia? Gli antichi romani (non i "comunisti") dicevano che sulla moglie di Cesare non deve aleggiare neanche l'ombra del sospetto. Purtroppo, in Sicilia il sospetto aleggia sul capo dello stesso Cesare... (d.p.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

CAro Casini,
ma sta scherzando,un deputato nazionale che parla in questo modo la Sicilia è stata anche questa, purtroppo. L'unico torto che ha subito è avere, ancora oggi una classe politica che ha permesso a Cosa Nostra di governare la Sicilia. Si ricordi le parole del Cardinale Pappalardo: “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”.
Buon Lavoro. Maurizio Nicastro,corleonese.