martedì, giugno 28, 2016

Disservizio idrico, la proposta di gestione pubblica del servizio idrico del Comitato "Liberi Cittadini Corleonesi"

La presidenza dell'assemblea del 26 giugno
IL DOCUMENTO DEL COMITATO “LIBERI CITTADINI CORLEONESI” APPROVATO DALL'ASSEMBLEA PUBBLICA DEL 26 GIUGNO 2016:
"VOGLIAMO L'ACQUA PUBBLICA GESTITA DIRETTAMENTE DAL COMUNE"
Il Comitato spontaneo/pubblico Liberi Cittadini Corleonesi, stante il perdurare della grave crisi idrica in alcune zone della Città di Corleone, ha deciso in data 14.06.2016 di procedere ad una raccolta firme in una missiva da inviare a S.E. il Prefetto di Palermo, per segnalare e intervenire sul grave disagio che stanno subendo i cittadini, le attività agricole, artigianali e commerciali. La missiva stante, che ancora tantissimi cittadini intendono firmare, è stata anticipata a mezzo email al Prefetto. Grazie all’iniziativa riguardante la creazione di un gruppo sul social network facebook, che ha consentito a tantissimi di aderire al Comitato, ci è sembrato utile e costruttivo organizzare quest’Assemblea (quella del 26 giugno al centro multimediale S. Lucia - ndr) e vi ringraziamo per la vostra fattiva partecipazione.

Il Comitato, si è attivato, per conoscere a chi doveva rivolgersi per lamentare il disservizio idrico ancora in atto e per conoscere quali fossero le cause che hanno provocato la scarsità dell’erogazione dell’acqua e in alcune zone la totale assenza dell’erogazione.
A tal proposito, ci siamo documentati e siamo venuti a conoscenza che l’Amap, sebbene non contrattualizzata, gestisce di fatto il servizio idrico per conto del Comune di Corleone.
Come ben sapete l’APS, che gestiva il servizio idrico in favore del Comune di Corleone, è fallita e il Comune non essendo in condizione di gestire direttamente il servizio idrico per mancanza di soldi e personale qualificato, con atto deliberativo consiliare n. 56 del 18.05.2015 con 9 voti favorevoli: Cardella, Di Miceli Calogero, Di Miceli Cristoforo, Macaluso, Vintaloro, Lupo, Provenzano, Labruzzo, Sorisi 4 contrari Gambino Stefano, Paternostro, Siragusa, Schillaci, e n 1 astenuto Bruno, delibera di approvare a maggioranza dei presenti il punto all’O.d.G. avente ad oggetto “Gestione Servizio Idrico Integrato – Autorizzazione Autorità ATO1-Palermo per affidamento in via transitoria ed emergenziale della gestione del servizio idrico integrato ad AMAP S.p.A.”. Il contratto/convenzione con la quale l’ATO1 ha affidato il servizio idrico all’AMAP S.p.A. è scaduto nel mese di Febbraio 2016.
L’Amministrazione Comunale, al fine di continuare il rapporto con l’Amap, ha inviato la proposta di deliberazione alla Presidenza del Consiglio Comunale avente ad oggetto: “Servizio Idrico Integrato tra Comune di Corleone ed AMAP S.p.A.  – Determinazione. L’atto non è stato esitato da parte del Consiglio Comunale per seduta chiusa – Delibera Consiliare n. 18 del 5.4.2016.
Il Settore di competenza dopo accordi con l’AMAP sta predisponendo una proposta di deliberazione, che a giorni sarà inviata alla Presidenza del Consiglio Comunale, dove propone di affidare all’AMAP per tre anni (la proposta già inviata alla presidenza del consiglio è per due anni ed all’odg della seduta consiliare del 29 giugno – ndr) la gestione del servizio idrico integrato.
Ritorniamo ai giorni nostri, una buona parte del paese sta subendo, da più di 20 giorni, una grave carenza idrica, un disservizio che ha esasperato e resi nervosi tanti cittadini. Sebbene i disagi siano iniziati verso la fine di Maggio 2016, l’Amap in data 6 giugno 2016, con uno scarno comunicato, inserito nel sito on-line comunicava agli utenti di Corleone che a partire dal 7 giugno 2016, per scarsità d’acqua dalle sorgenti, la stessa sarebbe stata erogata a giorni alterni, senza specificarne la durata. La turnazione non è stata rispettata e per parecchi quartieri lo sgorgare dell’acqua è stata un miraggio. Si pensava ad una situazione transitoria e solamente per pochi giorni. Invece, non è stato così. Parecchi giorni dopo e solamente attraverso il passa parola si è venuti a conoscenza che l’erogazione dell’acqua non era effettuata regolarmente perché si era guastato il potabilizzare collegato al lago di Prizzi e poi per sopravvenuti ed inattesi problemi causate dalle frane alla condotta idrica Raia - Corleone
Il potabilizzatore, non era la prima volta che dava problemi, ed infatti, a tal proposito il gruppo consiliare del PD in data 7.7.2015 ha presentato una interrogazione consiliare, al riguardo, all’Assessore ai Servizi a Rete dove lamentava il guasto al potabilizzatore del lago di Prizzi e di diverse perdite alla Condotta Idrica Raia-Corleone. Si interrogava per sapere le cause in dettaglio che stanno provocando questi gravi disagi ai cittadini e che cosa stavano facendo per risolvere i problemi l’AMAP e il Comune di Corleone.
L’interrogazione è stata trattata con deliberazione consiliare n. 94 del 24.09.2015.
Quindi l’AMAP e l’Amministrazione Comunale erano già a conoscenza che il potabilizzatore e la condotta anche quest’anno potevano avere dei problemi. Pertanto, come Comitato riteniamo, che sia l’Amap (a prescindere se sia contrattualizzato o meno) in atto gestore del servizio idrico integrato sia il Comune di Corleone in qualità di Ente concedente attraverso l’ATO1, hanno dimenticato la necessità di effettuare tutti  quegli interventi che necessitavano sia il potabilizzatore sia la condotta da programmare nei mesi di Marzo/Aprile 2016 al fine di permettere l’utilizzo dell’acqua del lago di Prizzi non appena se ne fosse presentata la necessità come in questo periodo in cui le sorgenti hanno diminuito notevolmente la loro portata. Ciò, avrebbe sicuramente evitato questo grave disagio che ha portato i cittadini corleonesi sull’orlo di una grave crisi di nervi. Si è ritornati all’antico, con la gente a riempire i bidoni nelle fontanelle e a munirsi di serbatoi di plastica dove poter conservarla.
Né l’Amap né il Comune hanno approntato (stante la gravità della situazione che può innescare gravi problemi igienico-sanitari) un servizio sostitutivo mediante autobotti per sopperire alla grave e lunghissima carenza idrica.
Il Comune ha giustificato il mancato invio delle autobotti per carenza d’acqua dove attingere e che le poche autobotti disponibili venivano utilizzate per servire gli ospedali, le strutture sanitarie, le attività commerciali e i centri per anziani. Come comitato siamo d’accordo che queste strutture hanno la precedenza ma nulla toglieva che il Comune si fosse attivato per chiedere lo stato d’emergenza al Consiglio dei Ministri o l’intervento della Protezione Civile in favore di quelle famiglie che erano costrette a subire enormi disagi.
A tal proposito, bisogna evidenziare la scarsa comunicazione ai cittadini sia da parte dell’Amministrazione, solo il Sindaco dava ogni tanto qualche informazione sulla sua pagina personale Facebook e sia da parte dell’Amap con il solo comunicato on-line del 6.6.2016.
Se è vero come è vero che l’AMAP anche se non ha la titolarità, non è contrattualizzata, di fatto gestisce il servizio idrico integrato per conto del Comune di Corleone e ha fatto gli interventi necessari per il guasto al potabilizzatore e alla condotta idrica. Per l’erogazione ci pensano dipendenti propri. Quindi come Comitato ci siamo chiesti perché ha violato la propria Carta dei Servizi Art. 2 comma 2.2 che prevedeva interventi sostitutivi in casi come questi che si configurano in un servizio di fornitura mediante autobotti?
Il Comitato per evitare che questa emergenza idrica possa nuovamente accadere e procurare disagi a tutta la popolazione ritiene che, così come stabilito nel Referendum sull’acqua pubblica del 12 e 13 giugno 2011, boicottato dal governo nazionale e da parte di alcuni deputati e senatori l’acqua ritorni ad essere gestito direttamente dal Comune, perché l’acqua è un bene pubblico, indispensabile, essenziale per il benessere vitale di ognuno di noi. Quindi invitiamo il Sindaco, gli Amministratori, il Consiglio Comunale ad adottare un percorso unitario, lontano dai giuochi politici, per far si che l’acqua ritorni Acqua Pubblica.  Per avere una rete idrica efficiente ci vogliono degli investimenti che né Aps prima e né Amap dopo sono stati in grado di garantire. La rete idrica è fatiscente e tantissima acqua si disperde nel sottosuolo. Cosi facendo il cittadino ha un interlocutore unico con cui interloquire e nel contempo avere un risparmio sulle bollette che diversamente sarebbero appannaggio del gestore privato.
Come Comitato siamo favorevoli che si garantisca il livello occupazionale.

Relazione letta da Franco Saporito a nome del comitato nell’assemblea del 26 giugno 2016 alle ore 17, presso il centro multimediale S. Lucia

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