No mafia memorial: il laboratorio-museo antimafia del Comune e Centro Impastato, avrà sede a Palazzo Gulì, di fronte piazza Bologni
Umberto Santino e Claudia Ciccia
Il Sindaco di
Palermo Leoluca Orlando e il Presidente del Centro Impastato Umberto Santino
hanno presentato oggi all'Auditorium Rai di Palermo 'NO MAFIA MEMORIAL', il
Memoriale-laboratorio della lotta alla mafia istituito dal Comune di Palermo,
su progetto del Centro Impastato, con una delibera della Giunta Municipale del
dicembre 2015.
Hanno partecipato i rappresentanti dei due partner del Memoriale: Vincenzo
Morgante e Salvatore Cusimano per RAI Radiotelevisione Italiana e Claudia
Ciccia per Banca Popolare Etica. La città di Palermo e la Sicilia sono stati luoghi emblematici dello svolgersi
del fenomeno mafioso anche se da tempo ne ha varcato i confini. Queste ragioni
fanno di Palermo il luogo naturale di una istituzione finalizzata a
testimoniare e raccontare il forte impatto che la mafia ha avuto sulla società,
a ricostruire la storia dell'associazione mafiosa e delle mobilitazioni contro
di essa e a promuovere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini a un
progetto di liberazione e di costruzione del futuro.
'L'impegno della memoria e la necessità assoluta di non dimenticare impongono a
tutti di creare a Palermo, la città che più di tutte ha pagato un prezzo
altissimo nella lotta alla criminalità mafiosa un luogo dove si possano
ricostruire le vicende del movimento antimafia e si possa tenere alta la
coscienza civile sul bisogno di legalità e giustizia - ha affermato il Sindaco
di Palermo Leoluca Orlando - La creazione di questo spazio è parte di un più
ampio percorso, fatto in sinergia con tutti coloro che si sono sempre impegnati
nella lotta alla mafia, attraverso iniziative concrete ma anche attraverso la
raccolta di materiali, documentazione e carteggi. È un impegno che riguarda non solo la memoria ma anche il futuro, la speranza e
le giovani generazioni, mi sembra un segno importante di una città che non
dimentica ma anzi fa tesoro anche culturale del sacrificio di tanti cittadini,
uomini delle Istituzioni e servitori dello Stato per l'affermazione della
legalità come principio cardine dell'agire quotidiano di tutta la comunità'.
Obiettivo di 'NO MAFIA MEMORIAL' è raccontare e far rivivere una storia spesso
ridotta ad alcuni episodi mediaticamente ricorrenti e con largo impiego di
stereotipi, coniugando il duplice profilo dello sviluppo del fenomeno mafioso,
fin dalle sue manifestazioni iniziali, e delle lotte contro di esso, sul piano
giudiziario-istituzionale e su quello sociale, politico e culturale. L'intento
è quello di rileggere correttamente la storia ma soprattutto di offrire una
chiave di lettura del presente contribuendo alla progettazione partecipata del
futuro con una attenzione costante alla ri-costruzione di una identità della
comunità locale.
'NO MAFIA MEMORIAL' sarà quindi uno spazio educativo, di informazione e
comunicazione, di documentazione e studio, uno spazio capace di comunicare
emozione, ma anche di proporre riflessioni e chiavi interpretative ai
palermitani e al pubblico italiano e internazionale che visita la Città. La sua
struttura si discosta dall'idea tradizionale di museo perché si presenta alla
comunità locale come un luogo in cui articolare i propri percorsi di ricerca e
di confronto e in cui collaborare alla produzione partecipata di senso civico,
coinvolgendo gli attori del Terzo Settore, il sistema educativo a tutti i
livelli, i centri di studio e ricerca, le imprese che si liberano dal giogo
mafioso e chiunque voglia dare il proprio contributo alla costruzione del
percorso verso la coscienza antimafia, il senso civico e dei diritti.
L'idea di creare a Palermo un Memoriale-laboratorio della lotta alla mafia
viene lanciata per la prima volta nel giugno del 2005 con il documento 'La
memoria e il progetto. Per la creazione di un Memoriale-Laboratorio della lotta
alla mafia' che ne indica le linee-guida e raccoglie numerose e qualificate
adesioni, a livello locale, nazionale e internazionale. Nel 2015, da un confronto tra l'Amministrazione Comunale e il Centro Impastato,
l'idea di dar vita al Memoriale diventa progetto di massima e si traduce nella
delibera della Giunta Comunale per la creazione di una nuova Istituzione
culturale per la quale il Comune di Palermo mette a disposizione i locali di
Palazzo Gulì, in Corso Vittorio Emanuele, e il Centro Impastato conferisce il
proprio patrimonio di studi, ricerche e pubblicazioni, la biblioteca-emeroteca,
l'archivio storico e fotografico di documenti e atti giudiziari oltre a mettere
a disposizione il proprio Gruppo di lavoro, formato da soci e collaboratori,
tutti professionalmente qualificati e tutti volontari.
Il nome NO MAFIA MEMORIAL, registrato presso il Ministero dello Sviluppo
Economico, sostituisce quello iniziale di NO MAFIA MUSEUM, indicato
esplicitamente nella delibera della Giunta Municipale come suscettibile di
modifica.
Palazzo Gulì è ubicato di fronte a una importante piazza del centro storico e
lungo l'asse urbano che ne costituisce il cardine e attorno a cui si è
raggrumata la storia della città, accanto al Museo Regionale di Arte Moderna e
Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso e in prossimità di altri musei e
importanti istituzioni quali Municipio, Università, biblioteche pubbliche,
Curia Arcivescovile. Questi elementi rilevanti consentiranno a NO MAFIA
MEMORIAL di colloquiare con la città sui temi della sua finalità espressa nella
denominazione, grazie allo spazio civico aperto più ancora che con qualsiasi
altro mezzo. Tra l'altro, Palazzo Gulì si trova all'interno dell'Itinerario
arabo normanno palermitano recentemente iscritto nella Lista del Patrimonio
Unesco, di cui ospita il visitor center.
Nelle sale al piano nobile del Palazzo si svilupperà il percorso
espositivo/multimediale che racconta la storia della mafia dalle origini a oggi
e, insieme, le storie di lotta alla mafia e il contesto sociale nel quale
entrambe si sono svolte. Pur seguendo un filo cronologico, il racconto è
costruito su una vera e propria sceneggiatura che mette insieme linguaggi
tradizionali come pannelli e fotografie di grande formato con le più innovative
tecnologie digitali interattive capaci di coinvolgere emotivamente il
visitatore. Le visite saranno guidate da una sequenza temporale predefinita
dettata da apparati multimediali. Saranno fornite ad ogni visitatore cuffie
guida in varie lingue che spiegheranno e indirizzeranno durante la visita.
Sono previste postazioni multimediali interattive regolate da un complesso
sistema di video proiezioni gestito da computer e in grado di reagire al
movimento dei visitatori proiettando sulle superfici della sala (pareti,
pavimento) immagini relative al tema di comunicazione prescelto di volta in
volta rappresentato con ricostruzioni tridimensionali, filmati di cronaca o
interventi di attori, inserti didascalici o di avvenimenti emblematici.
Tutte le postazioni potranno essere controllate, assistite e aggiornate nei
contenuti, anche da remoto. Ciò consentirà, senza operare fisicamente sulle
macchine, di poter gestire più percorsi di visita a seconda del target di
riferimento o, in particolari occasioni come anniversari o iniziative speciali,
di riprogrammare temporaneamente l'intero percorso o parte di esso su un tema e
tornare poi alla sua normale programmazione.
Sarà realizzata una versione itinerante del percorso espositivo/multimediale.
Il percorso storico sarà rappresentato avvalendosi della letteratura più
qualificata e delle ricerche del Centro che, per la definizione dei contenuti
da presentare al pubblico, affiancherà al suo Gruppo di lavoro un Gruppo di
consulenza formato da giornalisti specializzati del quale fanno parte Lirio
Abbate, Nino Amadore, Riccardo Arena, Rino Cascio, Salvatore Cusimano, Enrico
Del Mercato, Dino Paternostro, Bianca Stancanelli.
Gli altri spazi del Palazzo saranno luoghi e strumenti per lo studio
individuale e la ricerca di gruppo, luoghi di incontro, progettazione e
animazione sociale, destinati a attività educative. È previsto che il Memoriale
abbia una biblioteca e un'emeroteca, un archivio di documenti e atti giudiziari
e un archivio fotografico, una cineteca e una mediateca che conterrà anche i
materiali concessi da RAI Teche.
Nel prossimo autunno sarà avviata una campagna di comunicazione finalizzata a
costruire il coinvolgimento attivo della città in tutte le sue espressioni
individuali e collettive e sarà promossa una rete di adesioni al Memoriale per
raccogliere le donazioni e le risorse finanziarie necessarie per l'allestimento
della sede di Palazzo Gulì.
È già attivo presso la Filiale di Palermo di Banca Popolare Etica il conto
corrente dedicato in via esclusiva al Memoriale e identificato dal codice Iban
IT26 E050 1804 6000 0000 0232 761.
Sulla trasparenza delle adesioni e dell'utilizzo dei fondi vigilerà un Comitato
di Garanti composto da Enzo Campo, Francesco Giambrone, Francesco La Licata,
Simona Mafai, Daniele Marannano.
Il Centro Impastato ha già avanzato una richiesta di sostegno per il Memoriale
alla Fondazione con il Sud che è attualmente in fase istruttoria.
Il progetto di creare a Palermo un Memoriale-laboratorio della lotta alla mafia
nasce come naturale prosecuzione dell'attività del Centro siciliano di
documentazione, avviata nel 1977 con il convegno nazionale 'Portella della
Ginestra: una strage per il centrismo' e formalizzata nel 1980 con la sua
costituzione come Associazione culturale intitolata a Giuseppe Impastato,
protagonista della mobilitazione antimafia, assassinato dalla mafia il 9 maggio
1978. L'attività del Centro, attualmente una ONLUS, in 39 anni dalla sua
fondazione, si è caratterizzata per la creazione di una struttura (biblioteca,
emeroteca, archivio di documenti e atti giudiziari) aperta al pubblico, con il
lavoro di ricerca, documentato dalle pubblicazioni, per il lavoro nelle scuole,
sin dai primi anni '80, per la partecipazione a organismi e incontri
internazionali, per il ruolo decisivo nella vicenda di Giuseppe Impastato,
conclusasi con pieno successo sul piano giudiziario, con le condanne dei
mandanti dell'assassinio e, sul piano storico e politico, con la relazione
della Commissione parlamentare antimafia sul depistaggio delle indagini.
Tutti i materiali sono scaricabili dall'area stampa del sitowww.nomafiamemorial.org(data pubblicazione 29-GIU-16)
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