lunedì, aprile 03, 2017

Emanuele Macaluso: "Il risultato di Orlando apre una fase politica nuova"

Andrea Orlando
EMANUELE MACALUSO
Renzi, renziani e media renzianizzati, oggi gridano alla vittoria dell'ex Presidente del Consiglio e Segretario del Pd, nelle votazioni svoltesi nei circoli, come premessa alle primarie. Io invece penso che Orlando, con il suo oltre il 25% (senza aver presentato liste nei casi di tesseramento gonfiato), ha conseguito un successo. E vi dico perché. Nel Pd c'era un correntone renziano, con alcune sottocorrenti: Fassino che ha radunato e riunito un gruppo di ex Ds con un documento di appoggio a Renzi; Franceschini con la sua corrente organizzata con una base che comprende non solo la Margherita; Orfini con il suo gruppo di ex "turchi"; i notabili sparsi in varie regioni, come in Campania con De Luca, e le loro cordate clientelari. Nel Pd c'era anche come corrente organizzata, in opposizione a Renzi, quella che faceva capo a Bersani, che si è separato dal partito. E, con loro, anche D'Alema che ha utilizzato i comitati costituiti in occasione del referendum. Chi ha una lunga esperienza come la mia, valuta in questi casi il voto di una fascia conformista (c'era anche nel Pds-Ds) che si schiera sempre con il segretario, retaggio del Pci, chiunque esso sia. In questo quadro, l'iniziativa di Andrea Orlando di presentare una piattaforma politica e programmatica di sinistra, per costruire il centrosinistra, con il sostegno di Cuperlo, senza correnti e cordate, è stato un atto di coraggio politico utile,
anche perché ha interpretato un'evidente crisi politica del renzismo, che potrà essere solo mascherata dai media, suoi amici, ma che è reale e profonda. Orlando ha interpretato l'esigenza di costruire un'alternativa credibile, con basi solide all'interno del Pd, e in sintonia con l'iniziativa di Giuliano Pisapia. C'è materia per Bersani e soci per riflettere sulla loro iniziativa. Finalmente si apre un confronto politico, e una lotta politica, che ha come protagoniste forze all'interno e fuori del Pd, per costruire un centrosinistra adeguato ai nuovi tempi politici e sociali che vediamo nel mondo (basti pensare a Trump in America) e soprattutto in Europa. E proprio in Europa, a mio avviso, Renzi ha perduto quasi totalmente ogni credibilità. Ecco perché si apre una fase politica nuova.

3 aprile 2017
dal profilo Facebook EM.MA in corsivo

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