mercoledì, marzo 09, 2016

A CORLEONE IL COMUNE NEGA LA PIAZZA ALLA CGIL PER COMMEMORARE RIZZOTTO

Corleone, la piazza Garibaldi che l'Amministrazione
comunale ha negato alla Cgil per ricordare Rizzotto
“ECCO LA LETTERA DI DINIEGO DELL'AMMINISTRAZIONE. CHIEDEREMO A ROSY BINDI, DOMANI A PALERMO, DI ESPRIMERSI PER METTERE CHIAREZZA SULLA VICENDA”, DICE ENZO CAMPO, SEGRETARIO DELLA CGIL DI PALERMO
Palermo 9 marzo 2015 - La Cgil di Palermo, per fare chiarezza sul diniego giunto sull'uso della piazza centrale di Corleone, per la commemorazione di Placido Rizzotto, ha deciso di rendere nota la lettera ricevuta dall'amministrazione comunale il 25 febbraio scorso. “In riferimento alla nota della Cgil del 23 febbraio, nella quale si chiede, per la ricorrenza dell'anniversario dell'uccisione di Placido Rizzotto, l'uso di piazza Garibaldi per il giorno 10 marzo, dalle ore 9,30 alle ore 11,30, per l'organizzazione di una manifestazione che miri a ricordare il suo sacrificio, con la presente si comunica che l'amministrazione comunale ha già programmato per la stessa data, dalle ore 10 alle 11,30, l'organizzazione dello stesso evento”.

“Noi, per antica abitudine – dichiara il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo-abbiamo inoltrato la richiesta della piazza al sindaco per organizzare la commemorazione di un nostro sindacalista ucciso, ai cui funerali di Stato ha presenziato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, come grande atto di riconoscimento per tutti i sindacalisti uccisi dalla mafia. Il sindaco, senza discutere né con noi, né con i dirigenti locali del sindacato né con i familiari di Rizzotto, quest'anno ha ritenuto invece di non darci la piazza. E' la prima volta che accade: è una nostra precisa scelta, quella di rivolgerci alle amministrazioni, ai sindaci in particolare. Noi abbiamo questa abitudine. In tutte le commemorazioni lo facciamo, l è stato così a Villabate per Nunzio Sansone, per Andrea Raia a Casteldaccia, per Filippo Intili a Caccamo, per Epifanio Li Puma a Bagheria. Quando commemoriamo i nostro i dirigenti cerchiamo e invitiamo i familiari e i sindaci. E se per anni non abbiamo commemorato un sindacalista ucciso, abbiamo chiesto scusa ai familiari. E sempre, alle nostre iniziative, ci sono state le istituzioni politiche e militari e le associazioni della società civile”. “Per noi – aggiunge Enzo Campo – i dirigenti sindacali uccisi rappresentano la memoria, la storia, di tutta l'Italia. Noi abbiamo questo orgoglio. La nostra memoria non è di parte ma è la memoria collettiva nazionale”.
Domani il segretario della Cgil Enzo Campo chiederà alla presidente della commissione nazionale antimafia Rosy Bindi, presente a Palermo per un convegno della Cgil Sicilia, di intervenire sulla vicenda per fare chiarezza.

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