mercoledì, luglio 11, 2012

E' morto il partigiano madonita Mauro Zito. Ieri a Cefalù i funerali...


I funerali del partigiano Zito
Pubblichiamo il discorso pronunciato ai funerali di Mauro Zito nella chiesa di Santo Stefano in Cefalù da Angelo Ficarra, segretario provinciale dell'Anpi di Palermo.
"Ricordo ed Onore imperituro a te Mauro,  a te Partigiano Mauro Zito,  partigiano“Palermo” da parte di tutta l’ANPI palermitana, siciliana, e nazionale. Da parte di tutti noi, da parte del Presidente Ottavio Terranova che si dispiace di non poter essere presente. Ieri l’altro Mauro te ne sei andato alla soglia dei tuoi 90 anni. Ho saputo sei felicemente spirato fra le braccia dei tuoi. Una settimana fa l’Associazione Nazionale Partigianiti aveva tributato, in una felice cerimonia con tua moglie e i tuoi figli, gli onori per la tua partecipazione alle lotte per la democrazia e per la libertà.

Tessera  AD  HONOREM,  pergamena  dell’ANPI Palermo, ti avevamo consegnato il fazzoletto garibaldino della tua 105° brigata garibaldina “Carlo Pisacane”, quella che partecipò in modo decisivo alla liberazione di Torino, quella anche di Pompeo Colajanni e di Giancarlo Pajetta.
E’ stato un abbraccio felice dell’ANPI con il suo Partigiano commosso. La famiglia ci aveva ringraziato “per la gioia che avete dato a papà con la Vostra presenza al suo fianco. Ieri  ho visto una stessa famiglia stringersi  insieme, in un indimenticabile ed intimo incontro.” Parole che ci hanno profondamente commosso.
Ed oggi alla famiglia va il nostro affettuoso abbraccio, l’abbraccio solidale dell’Associazione Nazionale dei Partigiani.

Abbiamo scoperto e incontrato Mauro sull’onda di un impegno nato nei nostri cuori sul pianoro di Portella della Ginestra dove, nel 2010, nello storico incontro di tutta la Resistenza italiana con le lotte del popolo siciliano in difesa della dignità umana, ci siamo dovuti porre la domanda “perché 63 anni dopo?”.
E così con una partecipazione corale scopriamo Ortoleva, poi Mauro Zito  in una lunga fila di partigiani, deportati, confinati, antifascisti, perseguitati politici che dobbiamo e vogliamo recuperare alla memoria del popolo siciliano.
Dobbiamo e vogliamo strappare alla vergogna dell’oblio per consegnarli alla Storia, alla riflessione delle giovani generazioni, consapevoli che la loro storia, storia della vecchia e nuova Resistenza, rappresenta uno dei momenti più alti e nobili della storia italiana ed europea.
Siamo felici e certi che crescerà sempre più la coscienza della “Nuova Resistenza” che trae linfa vitale dagli esempi straordinari di uomini come  te, Mauro, come Giovanni Ortoleva, Placido Rizzotto, i Colajanni, i Benincasa, i Barrancotto, i Di Dio, gli Imbrociano, gli Aronica, i Mausner, e tanti tanti altri, anonimi esseri umani caduti nella strage di Portella della Ginestra e nella lunga scia che ha insanguinato la nostra storia fino a Falcone e Borsellino. Hanno partecipato e pagato con la vita scrivendo quelle che sono le pagine più gloriose della storia del nostro paese, quelle della Resistenza, della Liberazione, delle lotte contro la barbarie della schiavitù del feudo, contro il sistema politico mafioso come lo chiamava Pio La Torre.
Nel loro nome, nel nome di quei grandi ideali di dignità umana, di giustizia e di libertà, i nuovi partigiani, i partigiani della Costituzione, porteranno avanti la lotta per il terzo risorgimento, per superare definitivamente, oltre le nefandezze della corruzione, la letale nefanda trattativa Stato mafia che continua ad uccidere il mezzogiorno e la democrazia in Italia.
La lezione che ci hai consegnato con le tue scelte, con le tue parole consapevoli che in ultimo ci hai lasciato: “ci credevo a quello che facevo, contro la dittatura eravamo, eravamo per la democrazia contro la dittatura”, parlano la lingua alta dell’umanità, parlano il linguaggio della dignità umana, dell’amore per la libertà.
 La bandiera dell’ANPI che poniamo sulla tua bara, caro Mauro,vuole suggellare proprio questo impegno.
In questo triste giorno, ci stringiamo commossi e con immenso affetto alla tua famiglia, a tua moglie, a tua figlia Rosalba, a Giovanni e ad Antonio e a  quanti hai amato e ti hanno amato.
Angelo Ficarra
Segretario provinciale Anpi Palermo
11 luglio 2012

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