lunedì, novembre 02, 2009

Corleone. La protesta degli agricoltori. Consegnati centinaia di certificati elettorali

Continua la protesta degli agricoltori di Corleone. Per tutta la giornata di domenica e la mattinata di lunedì hanno piazzato alcuni trattori nella centralissima piazza Falcone e Borsellino, iniziando la raccolta dei certificati elettorali. Alla fine delle due giornate erano già diverse centinaia i certificati imbucati in un’urna dagli agricoltori, per sottolineare protesta e sfiducia nei confronti di una classe politica di governo regionale e nazionale, che sta condannando a morte l’agricoltura siciliana. «Continueremo ancora a raccogliere i certificati elettorali – dice l’ing. Angelo Labbruzzo, uno degli organizzatori della manifestazione – e stasera nella sala consiliare faremo un’assemblea insieme ad altre categorie produttive di Corleone per tentare di allargare la protesta. Il governo regionale ha già dichiarato lo stato di crisi, ma adesso la delibera deve passare al vaglio del governo nazionale e dell’Unione Europea. Ma se non fanno presto tante aziende agricole falliranno…». (d.p.)

1 commento:

Lillo Marino ha detto...

Questa mattina ho consegnatoanch’io la tessera elettorale al Comitato degli agricoltori costituitosi in seguito alla grave crisi in cui versa l'intero comparto.
Non si tratta di un semplice gesto di Solidarietà. In questa battaglia mi sento parte in causa. Come si dice dalle nostre parti: "sono stato battezzato con i soldi della campagna!". Mi dedico anche se secondariamente a questo lavoro e sono perfettamente cosciente della drammatica situazione in cui versa la nostra agricoltura. Il grano, che come ci raccontano i nostri predecessori un tempo veniva utilizzato come bene di scambio in sostituzione della moneta, oggi non vale più nulla, addirittura c'è chi sostiene che è più conveniente utilizzarlo come combustibile per i riscaldamenti. Eppure in tante parti del mondo si muore ancora di fame. Perchè, mi chiedo, il grano che si produce in alcuni paesi a bassissimo costo piuttosto che essere veicolato verso i mercati del terzo mondo dove ce ne tanto bisogno viene portato qui dove ce ne abbastanza? Sono questi i risultati della tanto osannata globalizzazione? E il libero mercato che cosa ha di libero se è soggetto ai condizionamenti delle grandi lobbi economiche? Mi auguro che al più presto vi sia una grande presa di coscienza ai più alti livelli delle istituzioni politico-economiche, diversamente dovremo fare i conti con una situazione che di in giorno in giorno diventerà sempre più drammatica. Oggi, non ho potuto fare a meno di commuovermi quando ho visto che anche i frati minori rinnovati stanno sostenendo gli agricoltori! E' una piccola luce in una realtà che si presenta purtroppo molto buia.
Lillo Marino vice-presidente del Consiglio comunale di Corleone.