giovedì, giugno 26, 2008

ECCO AL TAPPONE. Lui può...

Si era pure messo un Panama bianco, modello Al Capone, sul capino bitumato, per impressionare il vescovo e farsi dare la comunione anche se è un massone divorziato. «Fate in fretta a cambiare queste regola», gli ha intimato, non bastandogli quelle che cambia ogni giorno lui per salvarsi dai processi. Ma il vescovo di Tempio-Ampurias, Sebastiano Sanguinetti, che in confessionale ne ha visti sfilare di peggiori, non s’è lasciato intimidire: «Per queste deroghe, lei che può, si rivolga a chi è più in alto di me». Non si sa se alludesse solo al Papa, che Al Tappone considera un suo pari grado, o direttamente al Padreterno, col quale potrebbero sorgere alcune incomprensioni. Soprattutto a proposito di certe usanze dell’illustre Padre della Chiesa di scuola arcoriana: tipo allungare mazzette per comprare politici (Craxi) o giudici (Mondadori), accumulare fondi neri in paradisi fiscali, magnificare l’evasione fiscale alle feste della Finanza, frequentare mafiosi travestiti da stallieri. Usanze non compatibili col VII comandamento, «Non rubare», che pare non sia ancora depenalizzato. LEGGI TUTTO

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