lunedì, giugno 08, 2009

Le elezioni europee a Corleone: crolla il PDL (-11.32%), avanza l'UDC (+ 7.65%), tiene bene il PD (20.01%)

Se facciamo il confronto - com'è corretto - con le precedenti elezioni europee del 2004, il Partito della Libertà, che comprende Forza Italia, Alleanza Nazionale ed altri partitini del centrodestra, a Corleone ha perso l'11.32%, un vero e proprio tracollo. Infatti, nel 2004 AN aveva ottenuto 1.962 voti e il 37.56%, mentre FI 834 voti e il 15.97%, che sommati fanno 2.796 voti e il 53.53%. Nelle europee di ieri, invece, il PDL ha ottenuto 1.661 voti pari al 42.21%. E, nel tracollo, un risultato disastroso l'hanno ottenuto gli ex AN (il sindaco Nino Iannazzo, il consigliere provinciale Mauro Di Vita, l'assessore Giuseppe Giandalone. Sostenevano tutti insieme il candidato ex An Nino Strano, che "stranamente" ha ottenuto appena 347 voti di preferenza, a fronte dei 1.101 di Salvatore Iacolino e degli 820 di Giovanni La Via, entrambi ex Forza Italia. Gli elettori di Corleone, quindi, hanno voluto punire il partito di Berlusconi e strapunire il sindaco Iannazzo, colpevole della "svendita" del servizio idrico ad Acque Potabili Siciliane in cambio di un miserabile piatto di lenticchie. E colpevole del paese sporco, dei dipendenti comunali per 10 giorni senza stipendio, delle "gite" all'estero e del clima da basso impero che si respira ormai a Palazzo di Città.
Ottiene un buon risultato l'MPA di Raffaele Lombardo, che dalle urne ha visto uscire 394 schede a suo favore, pari 10.01%. Se si pensa che a Corleone è un partito di opposizione, il risultato conferma che la linea è quella giusta.
Un balzo avanti l'ha fatto l'UDC, rispetto al brutto risultato del 2004, quando aveva ottenuto 682 voti, pari al 13.06%. Quest'anno, invece, ha ottenuto 815 voti, pari al 20.71%, con un + 7,65%. Un poco al di sotto dei suoi mille voti, ma la... caduta di Antinoro si fa sentire.
E il Partito Democratico? Sia in Italia che a Corleone si batteva contro "giganti" dal potere immenso. Nel 2004 (Uniti nell'Ulivo) aveva ottenuto 1.035 voti, pari al 19.82%. Per il partito di Franceschini, ieri dalle urne sono uscite 748 schede, pari al 19.01%. Tenuto conto dell'aumento delle astensioni, è stata una vera tenuta, insperata ed insperabile, se si pensa allo stato confusionale in cui si è trovato il partito e ai consistenti pezzi di gruppo dirigente ex Ds ed ex Margherita che sono rimasti ai margini della campagna elettorale. Un'ottima affermazione l'ha avuta Rita Borsellino, premiata dai corleonesi con 430 voti di preferenza. Ha ottenuto 216 preferenze Giovanni Barbagallo, 173 Rosario Crocetta e 146 Italo Tripi.
Italia dei Valori di Antonio Di Pietro è la novità in Italia, ma a Corleone non "sfonda": ottiene solo 173 voti, pari al 4,40%. Scomparse, invece, le due liste di sinistra: 0,71% Sinistra e Libertà, 1.07% Rifondazione Comunista.
Dino Paternostro

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