sabato, agosto 20, 2016

Corleone, i primi atti dei commissari dopo lo scioglimento per mafia

CORLEONE - Arrivano i primi provvedimenti  dopo l'insediamento della commissione straordinaria dovuto allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Una città con tanti problemi in agenda e che impegnerà fin da subito i commissari per trovare soluzioni immediate. Tra i primi atti spicca, infatti, la richiesta inoltrata all'Amap per l'insufficiente erogazione e distribuzione  idrica, sollecitando l'azienda ad attivare la Carta dei Servizi. Già da alcuni giorni, infatti, per i ripetuti guasti nella condotta, in molte zone cittadine i rubinetti sono rimasti a secco. Intanto si annotano anche le prime reazioni dal mondo politico e associativo locale. "Spazio Libero Camerana" fa sapere in una nota: "I nostri auguri ai commissari sono resi ancor più carichi di speranza nella consapevolezza che senza questa necessaria -seppur dolorosa- fase della nostra storia difficilmente potrebbero crearsi i presupposti per un ricambio generazionale competente e disinteressato, scevro cioè dalle logiche degli anni appena trascorsi a Corleone che hanno riportato bruscamente in vita quello che ormai sembrava solo lo spettro della mafia".
Anche il PD, attraverso il suo segretario Salvatore Schillaci, rincara la dose: "La giunta Savona ha causato solo disastri non producendo nulla di buono. Basti pensare alla raccolta rifiuti, all’acqua al personale comunale , alla grave crisi del settore artigianale e commerciale con il PRG scaduto e con il progetto  per l’edilizia stagionale abbandonato, il piano commerciale vetusto ed inefficace. Nei prossimi giorni chiederemo un incontro ai commissari ai quali, oltre a quelle già menzionate, chiederemo inoltre di affrontare subito la questione scolastica per evitare che si ripetano i gravi disagi degli anni passati alle famiglie e che hanno riguardato sia gli edifici scolastici che il servizio mensa." Il telefono di Lea Savona suona a vuoto. Tuttavia l'ex sindaco, sulle accuse che le vengono mosse, qualche giorno fa ha dichiarato:"Dovevano sacrificare qualcuno per fare pagare il conto di un passato tristemente famoso. La vittima sacrificale sono io, sono vittima dello Stato e di un gruppo politico che non ha amato la città". Maurizio Pascucci, presidente dell'Associazione "Fior di Corleone", evidenzia: "Dobbiamo trovare la forza di andare avanti, costruire un futuro fatto di innovazione e sopratutto di onestà. Ci dobbiamo abituare a dire "no grazie", a saper distinguere "i favori dai diritti". Cosimo Lo Sciuto, segretario della Camera del Lavoro di Corleone: "Dobbiamo ancora una volta riscattare il nome di Corleone non autoproclamandoci i più “legali” e “antimafiosi” del mondo, ma unendo e mettendo in relazione tutte le forze oneste della città perché le sfide che da oggi ci aspettano sono tante". Infine Dino Paternostro, Cgil:"Corleone deve tornare ad essere una città bella, accogliente, capace di avere la fiducia del mondo. Ci potrà riuscire, specie se in questo difficile percorso verrà aiutata dallo Stato e dalla Regione."
Mario Midulla

Giornale di Sicilia, 20 agosto 2016

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