mercoledì, agosto 24, 2011

Corleone, campi di lavoro antimafia. Ancora la raccolta dei pomodori e poi a Portella per ricordare la strage del 1947

I volontari a Portella della Ginestra
La sveglia come la solito è suonata alle 6.20, tra occhi assonnati e gli ultimi ritardatari svegliati dalla mano pesante di un cinico Fabrizio Damiani. Siamo partiti alla volta dei campi di pomodoro quelli in cui il picciolo rappresenta un serio problema. Nel ritorno verso casaeravamo pigiati nei pulmini e circondati da una dolce fragranza di pomodori in compagnia degli scout di Vignola. Dopo il pranzo e la doccia, intorno alle 16 ci siamo recati a Portella della Ginestra, dove abbiamo incontrato 2 sopravvissuti alla strage del '47. Era un posto molto suggestivo che rievocava attraverso i racconti le numerose lotte contadine per la libertà, la storia dei Fasci Siciliani e la strage avvenuta per mano del Bandito Giuliano, da mandanti ancora ignoti. Nonostante i ricordi terribili Mario e Serafino hanno lasciato a noi giovani un messaggio di speranza e ci hanno incitato a ricercare sempre l'onestà, la verità e la giustizia e a non perdere i valori che la loro generazione ha lasciato alla nostra. Stanchi ma indubbiamente segnati abbiamo ripreso la via del ritorno. La minestra di verdure è stata ampiamente superata dal dulcis in fundo: i cannoliiiii!!! Infine abbiamo dopo cena visitato la lapide in memoria di Bernardino Verro e abbiamo finalmente potuto conoscere Corleone non solo come patria della mafia ma sopratutto come capitale natia dell'antimafia. Subito dopo ci siamo trovati con i ragazzi del circolo Arci Dialogos, troppo breve per la nostra mente attenta e sveglia, siamo tornati a casa Caponnetto per DORMIRE, anche in vista della sveglia alle 5 di domani mattina per la vendemmia a Canicattì!

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