martedì, aprile 26, 2011

Dalla trattativa ai candelotti di dinamite: tutti i misteri del rampollo di Don Vito

Massimo Ciancimino
di ENRICO BELLAVIA
Da tre anni ormai Massimo Ciancimino gioca la sua partita giudiziaria da imputato, condannato e testimone. Ha parlato, frenato, corretto il tiro, promesso documenti, consegnato fotocopie. Da tre anni ormai, Massimo Ciancimino gioca la sua partita giudiziaria da imputato condannato e testimone. La trattativa Stato-mafia, i referenti di Cosa nostra nelle istituzioni, i misteriosi agenti dei servizi che agivano da ufficiali di collegamento, le stragi del 1992, gli investimenti del padre. Per ogni capitolo, un mistero irrisolto. Per ogni mistero i molti dubbi intorno alle parole di un ex figlio di papà, allevato nei lussi di un tesoro illegale, che ha saputo gestirsi mediaticamente fino a diventare per molti un'icona dell'antimafia da cui attendersi la verità delle verità sulla stagione più fosca e buia della nostra storia recente. LEGGI TUTTO

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