giovedì, aprile 22, 2010

Corleone. Inaugurato l'Eco-Centro per la raccolta differenziata, che partirà il prossimo 3 maggio

“S’ava fari” è il motto adottato dal Comune di Corleone e dalla società "Alto Belice Ambiente" per l'avvio della campagna di raccolta differenziata dei rifiuti a Corleone, che è stata presentata oggi con l'inaugurazione dell'Ecocentro ubicato nei locali comunali di via Firmaturi. L'attività di raccolta differenziata avrà inizio il prossimo 3 maggio. Nei prossimi giorni sarà distribuito a tuitte le famiglie corleonesi il materiale informativo sul progetto, le sue modalità e i tempi di attuazione e la campagna premiale. Una particolarità: gli opuscoli informativi saranno sia in italiano sia in siciliano. Al momento, l’intero progetto può essere visionato sul sito Internet del Comune www.comune.corleone.pa.it. Il piano prevede l’avvio progressivo nei vari quartieri della raccolta “porta a porta” e il contestuale avvio di una campagna di raccolta punti, in base alla quantità di rifiuti differenziati conferiti, che consentirà agli utenti il riconoscimento di un premio in denaro o in prodotti tipici (pasta, olio lenticchie, ceci). "I rifiuti devono essere considerati una risorsa - ha detto il sindaco Nino Iannazzo - e questo progetto che è stato accuratamente studiato adesso dev'essere attuato con la collaborazione di tutti". La benedizione dell'Eco-centro è stata fatta da fra Giuseppe Gentile, parroco di Maria SS. delle Grazie. Era presente il presidente dell'Ato "Alto Belice Ambiente", on. Salvino Caputo, insieme agli assessori, ai consiglieri e agli operatori ecologici di Corleone, che hanno avuto trasformati i loro contratti di lavoro da part-time a full-time.
21/04/2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho molti dubbi e perplessità sul funzionamento dell'Ecoc'entro a Corleone e ho la percezione che l'unico risultato ottenuto sia quello voluto dai lavoratori che operano a Corleone e cioè la trasformazione del rapporto di lavoro da 24 ore a full-time (36 ore settimanali). Costo che ricadrà sulle spalle dei cittadini che già oggi pagano salato un servizio erogato in modo non ottimale. Per ottenere ciò un lavoratore e responsabile della CGIL (ometto nome e cognome in quanto è facilmente intuibile) ha minacciato di darsi fuoco di mettere in atto azioni di vario genere (non ultima quella di stamane) e non trovo giusto che qualcuno metta in gioco la propria vita per ottenere un proprio diritto che è sancito dalla nostra Costituzione. E' opportuno però ricordare a questi lavoratori che loro senza effettuare alcun concorso hanno percepito uno stipendio anche se ridotto, hanno avuti pagati i contributi previdenziali, la 13 e la 14 mensilità e qualche volta hanno pure percepito il pagamento di lavoro straordinario. Invece altri lavoratori si devono accontentare dopo svariati anni di percepire un compenso di 500 Euro mensili, non hanno avuto versati contributi previdenziali previsti per legge e aspettano una stabilizzazione che non arriva mai. Bisognerebbe quindi seguire l'esempio del lavoratore/sindacalista sopra citato per ottenere un diritto non riconosciuto o aspettare che i nostri bravi politici trovino una soluzione ad una problematica che si trascina da tanto tempo? Che cosa hanno di più questi lavoratori rispetto ad altri lavoratori???? Gli ATO come tutti sappiamo sono dei carrozzoni voluti dai nostri politici che hanno causato tanti danni e i nostri politici al posto di chiederne l'azzeramento totale si caricano sulle spalle anzi sulle spalle dei cittadini il costo del personale motivandole con l'ottenimento del servizio della raccolta differenziata sapendo che non ci sono i presupposti perchè ciò possa adeguatemente funzionare: discariche inesistenti, contenitori inesistenti, informazione inesistente ecc. ecc.----- Alì