domenica, ottobre 26, 2008

Il rettore e lo scandalo parentopoli: "All´ateneo serve un codice etico"

Palermo, nuovo regolamento contro i nepotismi in facoltà. Un figlio può seguire le orme del padre, ma non nella stessa struttura. Presto una norma per impedire ai parenti di primo grado di lavorare insieme
di EMANUELE LAURIA
PALERMO - Un codice etico per l´Università di Palermo. Investito dalle polemiche ancora prima di insediarsi, il nuovo rettore dice che c´è bisogno di regole nuove nell´ateneo delle cento famiglie. Nel capoluogo siciliano le proteste contro la riforma Gelmini si sono mescolate ieri ai commenti sull´ultima parentopoli accademica denunciata da Repubblica. E Roberto Lagalla, 53 anni, docente di diagnostica per immagini alla facoltà di Medicina ed ex assessore regionale della giunta Cuffaro, si impegna ad adottare un regolamento che impedisca almeno la presenza di parenti stretti in uno stesso dipartimento. LEGGI TUTTO

1 commento:

Maurice Carbonaro ha detto...

SCOPERTO CHE IL DNA DEI PALERMITANI CONTIENE UNA PERCENTUALE PIU' ELEVATA DEL GENE DELL'INTELLIGENZA RISPETTO AL RESTO DEI SICILIANI
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Secondo l'articolo pubblicato dal quotidiano "La Repubblica" di a pag. 35 dal titolo "Palermo, cento famiglie in cattedra" il 54,7 di questi luminari è nato a Palermo e i 2/3 in Provincia di Palermo.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/24/palermo-cento-famiglie-in-cattedra.html

Vogliate tenere cortesemente presente che

a) Palermo conta 662.046 abitanti
b) l'intera provincia 1.243.218
abitanti;
c) l'intera Sicilia conta 5 milioni di siciliani.

I dati statistici raccolti dimostrano quindi scientificamente che un'alta percentuale di palermitani devono per forza di cose possedere un DNA che contiene il gene dell'intelligenza.
Guarda caso le compagnie di test genetici stavano ricercando tale gene da tempo.
A breve la comunità scientifica internazionale e i gruppi di ricercatori che si stavano occupando di scoprire questo gene saranno ufficialmente informati di questa eccezionale scoperta.
Tra breve sarà possibile scoprire con un apposito test casalingo economicamente alla portata di tutti (nonostante la crisi economica) chi tra i siciliani e le siciliane non possiede questo gene per poterli sterilizzare così da non potersi riprodurre.
Questo garantirà per il futuro una razza siciliana migliorata che possa procreare solo geni, luminari e professori universitari.
Una volta sterilizzati si potranno indirizzare questi sub-umani ai lavori più umili, degradanti e dequalificanti.