lunedì, agosto 04, 2008

Picciotto violentato in carcere: "Scrive poesie, è un omosessuale"

Il difensore di un ventenne detenuto a Catania svela la terribile storia dopo due anni. Dura reazione Arcigay. Il pm Ingroia: "Boss mafiosi gay? Si nascondono per paura"
CATANIA - L'hanno violentato in carcere perchè lui, giovane picciotto, scriveva poesie d'amore. Nella legge non scritta degli "uomini d'onore", un vero mafioso non può essere omosessuale: "Scrivere quelle cose è da arruso, da finocchio. Meriti di essere sodomizzato", gli dissero. La denuncia dell'avvocato. Fu punito perchè aveva modi effeminati e si dilettava a comporre "versi sdolcinati"; stuprato nel carcere Piazza Lanza di Catania da otto detenuti in carcere anche loro per mafia. "In infermeria gli diedero nove punti di sutura all'ano": lo svela dopo due anni l'avvocato del ventenne violentato, Antonio Fiumefreddo, penalista e sovrintendente del Teatro Bellini di Catania, invitato alla trasmissione Klauscondicio condotta da Klaus Davi su YouTube. LEGGI TUTTO

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