Vivo a Ciminna e, a causa di una malattia
rara, da quando avevo 7 anni ho problemi a camminare e da 12 sono in
carrozzina. Da allora è cominciata la mia battaglia contro le barriere
architettoniche, perché mi sono reso conto che era impossibile fare tutto. Molto è cambiato. L’ultimo traguardo è stato raggiunto pochi giorni fa con
l’inizio dei lavori per l’ascensore al Comune. C’è ancora da fare, ma
l’amministrazione ha dimostrato che, se si vuole, si può rendere una città
accessibile.
Benito Campobello
Giovedì scorso ho scritto di
un’amministrazione comunale disattenta ai diritti delle persone disabili. Oggi, invece, racconto l’esempio di Ciminna, paese in provincia di Palermo,
i cui amministratori non si sono limitati a vane promesse da campagna
elettorale, ma le hanno davvero mantenute, grazie anche alla lotta incessante
del nostro lettore. Benito ha la Fop (fibroplasia ossificante progressiva), una
patologia che l’ha colpito all’età di 7 anni e da dodici l’ha costretto sulla
carrozzina. Il cambiamento è stato traumatico e lo è stato ancora di più uscire
di casa e trovarsi ostacolato dalle barriere architettoniche.
«Inizio a uscire
ma mi ritrovo peggio di quando ero a casa, prendere un caffè al bar diventa
un’impresa. Supermercato, macelleria, pub, panineria, farmacia,
centro commerciale, sala giochi, chiesa: tutto era inaccessibile. Così è
iniziata la mia battaglia e dopo dodici anni tante di queste attività sono
diventate accessibili», mi racconta. A Ciminna anche l’amministrazione comunale
ha dato un contributo indispensabile alla campagna sostenuta da Benito e le
promesse, fatte tre anni fa in campagna elettorale dall’attuale sindaco Vito
Filippo Barone, si sono trasformate in realtà. Dopo gli scivoli realizzati
davanti alla farmacia, lungo vari marciapiedi, l’abbattimento delle barriere
architettoniche negli uffici postali e in quattro chiese del paese, grazie alle
rampe offerte da un amico del nostro lettore, Filippo La Corte, e dal
presidente dell’attuale Consiglio comunale, Saverio La Paglia, la settimana
scorsa sono partiti i lavori per l’installazione di un ascensore al Comune.
Inoltre, per merito di Benito e di un’amministrazione rispettosa delle leggi, è
cambiata la sensibilità dei cittadini che hanno compreso l’importanza di non
occupare i posteggi riservati e gli scivoli.
Non è stato semplice, ma la storia di Ciminna è un esempio che tante
amministrazioni dovrebbero seguire.
L’ascolto dei bisogni di ogni cittadino non deve essere l’eccezione, ma la
regola, come è avvenuto in questo paese, per merito pure di chi lotta per un
futuro migliore e chiede solo la libertà di vivere come tutte le altre persone.
Un diritto che nessuno deve negare.
La Repubblica Palermo, 13 febbraio 2020
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